Modena Volley, scopriamo le carte della signora della pallavolo per eccellenza; risultati, numeri, protagonisti e curiosità: ecco tutto quello che c’è da sapere
Patria dei tortellini, del “Drake” Ferrari e non solo; perché se di sport si parla, a Modena deve essere associata la pallavolo. Più grande delle colleghe di Superlega la società emiliana Modena Volley è sicuramente la signora della pallavolo italiana, sia per i risultati ottenuti che per la storia vissuta.
La storia. Nata nel 1966 per volere dei fratelli Panini, esordisce in Serie C nello stesso anno per poi conquistare la massima categoria nei soli due anni successivi. Modena, signora della pallavolo ma anche di numeri, attualmente la società più titolata sul campo, vanta una teca di trofei ampia e invidiabile: 12 Scudetti, 12 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 4 Coppe dei Campioni, 3 Coppe delle Coppe, 5 Coppe CEV e 1 Supercoppa europea.
Modena: diamo i numeri
I ragazzi di coach Giani iniziano bene la stagione con le prime 5 gare vinte; la prima sconfitta arriva con la Lube Civitanova. Dopo la dodicesima giornata, Modena occupa il terzo posto con tre sole sconfitte, tra cui l’ultima contro Perugia per il secondo posto. Buona la prima in CEV Cup dove vince al tie break contro l’Olympiakos.
Modena vanta un settimo posto per rendimento con 680 punti fatti, di cui 509 attacchi vincenti e 88 ace. Tra i suoi giocatori il miglior realizzatore è Ivan Zaytsev con 179 punti, seguito da Bednorz (159). Nota di merito a Christenson, primo realizzatore di ace (10) tra i palleggiatori.
Curiosità. Nel 2004 Modena giocò contro Vibo Valentia la seconda partita con più punti a referto: 270 totali su 5 set (26-24; 23-25; 26-24; 44-46; 17-15).
La pallavolo che ci piace
Miglior giocatore della squadra è sicuramente il tifo che invade il PalaPanini, chiamato “Tempio del Volley” non a caso. Dice Zaytsev in un’intervista recente:
“Il primo impatto al PalaPanini è particolare, diverso dai palazzetti in cui ho giocato. Giocare a Modena per Modena è un’esperienza unica, che ogni pallavolista dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Il PalaPanini si trasforma. E’ proprio tanta roba“
Articolo a cura di Chiara Zambelli
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