Il Clasico numero 179 termina senza reti, tante occasioni da rete da una parte e dall’altra ma è mancata la giocata di una delle stelle scese in campo. Blaugrana e Blancos rimangono appaiate in classifica a quota 36 punti.

Barcellona-Real Madrid è stata una partita infuocata, ricca di contenuti che sono andati oltre l’aspetto puramente sportivo. Tante le opportunità per le due formazioni per segnare, tante le emozioni in un match sentitissimo in terra catalana.
Sugli spalti i tifosi blaugrana non hanno perso occasione per mostrare le bandiere della Catalogna, per incitare i propri beniamini anche al corso di “Libertad”; a nulla è valso per smuovere il risultato di parità.

Zidane ha messo in grande difficoltà gli avversari, il Real Madrid ha pressato per tutti i 90′ togliendo spazio e fiato agli uomini di Valverde, impossibilitati nel creare il loro solito gioco fatto di scambi stretti e giocate improvvise.
Benzema e compagni hanno messo paura al Camp Nou, addirittura nel secondo tempo erano stati capaci di passare in vantaggio con un gol di Bale, annullato giustamente dal VAR per fuorigioco.

Dall’altra parte il Barcellona ha creato poco, ma quando ha creato ha rischiato di mettere a referto delle grandi giocate. Messi ingabbiato, Suarez non ha avuto i soliti rifornimenti, Griezmann un grande combattente in una partita di sacrificio.
Il Clasico della Liga non finiva a reti bianche al Camp Nou dal 2002, il 20esimo pareggio in in casa dei blaugrana.

El Clasico Barcellona-Real Madrid termina senza reti in un Camp Nou gremito
Leo Messi e Sergio Ramos, i capitani protagonisti di Barcellona-Real Madrid

La cronaca di Barcellona-Real Madrid

Dopo i primi minuti in cui i blaugrana hanno tentato di fare la partita, il Real Madrid ha alzato il pressing impedendo ai padroni di casa di imbastire qualsiasi tipo di azione.
Gli uomini di Zidane arrivano al tiro in varie occasioni: la prima al 10′ con Benzema, che gira di sinistro un cross di Mendy.
Al 16′ grande spavento per la difesa di casa: Varane colpisce di testa su corner e sfiora il gol, se non fosse per l’intervento miracoloso di Piquè sulla linea.

Il Barcellona soffre, Rakitic prende la prima ammonizione al 21′ e i blancos continuano a spingere con Casemiro, che impegna Ter Stegen con un destro da fuori area al 25′.
Cinque minuti più tardi la reazione dei catalani: cross di Jordi Alba in area di rigore, la palla arriva a Messi che calcia di sinistro costringendo Sergio Ramos a un salvataggio sulla linea.

Il Real Madrid prova ancora con conclusioni da fuori area, Valverde il più pericoloso.
Ma è di nuovo il Barcellona al 42′ con Jordi Alba a sfiorare il vantaggio; l’assist di Messi è perfetto, l’inserimento del terzino sinistro del Barcellona è preciso ma non il suo mancino al volo che non trova la porta.

Piquè ha salvato il risultato di Barcellona-Real Madrid con un grande inetrvento sulla linea
Gerard Piquè, grande protagonista in Barcellona-Real Madrid

La ripresa si apre come la prima frazione, è il Real Madrid a fare la partita.
Al 55′ Valverde manda nella mischia Arturo Vidal al posto di Nelson Semedo, e l’aggressività dei catalani cambia radicalmente.
Il secondo tempo è combattuto come il primo, ma diminuiscono le chance da rete. Al 72′ il Real Madrid passa in vantaggio con Bale, che insacca un bel cross di Mendy. L’arbitro Hernandez interpella il VAR, il quale dopo attenta valutazione, annulla la rete per fuorigioco del terzino francese.

Nei 15′ finali succede ben poco dal punto di vista delle occasioni: i due allenatori fanno entrare le giovani stelle Rodrigo e Ansu Fati, ma il risultato rimarrà sullo 0-0 anche dopo i cinque minuti di recupero.

Il Camp Nou gremito per Barcellona-Real Madrid
Lo stadio Camp Nou in festa per Barcellona-Real Madrid: photo credit: fc barcelona twitter profile

Barcellona-Real Madrid non è solo una partita di calcio

Il Camp Nou era gremito, non sono mancati i colori blu e rosso del club e il giallo e il rosso della Catalogna. Proprio alla Catalogna il pubblico ha inneggiato per lunghi tratti del match; al 17′ nel settore dei tifosi più caldi dei blaugrana, compaiono le bandiere sventolanti della regione catalana, in ricordo di quel 1714 quando la città cadde sotto l’impero borbonico.
Un modo per inneggiare alla libertà.

Quella stessa “libertad” chiamata a gran voce al 55′ del secondo tempo, quando Vidal fa il suo ingresso in campo con lui entrano anche dei palloncini colorati; il pubblico chiama a gran voce la libertà della Catalogna, l’arbitro ferma il gioco per due minuti, poi lo spettacolo può riprendere.

Seppur si sia giocato in un grande clima di fair-play, Barcellona-Real Madrid non è stata e non sarà mai soltanto una partita di calcio.