Au pair: come guadagnare parecchio

Migliorare una lingua straniera, conoscere una nuova cultura, trovare una seconda famiglia e instaurare nuove amicizie. Questi sono alcuni dei vantaggi che si avranno diventando au pair. Un altro aspetto interessante è quello economico, vediamo perché….

Au pair: il guadagno

Oltre a tutti gli aspetti culturali e linguistici che viaggiare in un altro paese regala, farlo diventando au pair può portare una grande fonte di denaro. Facendo i conti lo stipendio corretto per i ragazzi alla pari si aggira intorno ai 600 euro mensili, inclusi di vitto ed alloggio. Considerando questo tutti i soldi guadagnati potranno essere risparmiati e tenuti da parte, senza spese extra obbligatorie. L’orario di lavoro si aggira dalle 7.30 alle 9 di mattina per portare di bambini a scuola e dalle 15 alle 18.30/19.00 per curarli nel pomeriggio. Il resto del tempo è libero, compreso il weekend. Ed è proprio qui che può arrivare il guadagno extra.

Divertirsi con i bambini (Credit: CRAIG F. WALKER/GLOBE STAFF)

Au pair: i guadagni extra

Considerando quindi uno stipendio dato dalla famiglia di 600 euro al mese senza spese extra, se si riesce a trovare un secondo lavoro part-time, che sia al mattino o alla sera per circa tre/quattro giornaliere, arrivando a guadagnare anche qui all’incirca 600 euro mensili, il guadagno può arrivare a 1200 euro. Aggiungendo un paio di sere al mese come babysitter (si può farlo anche ad altre famiglie e per più sere eventualmente), si possono aggiungere altri 100 euro circa. Il totale quindi in un mese può essere di 1300 euro, stipendio che può considerarsi buono per un lavoro normale a casa propria, dove però si dovranno poi togliere i costi di bollette, affitto e per sostentarsi. Facendo l’au pair queste spese non ci sono, i soldi saranno tutti messi da parte. Si può quindi, facendo un anno all’estero, guadagnare all’incirca 15600 euro. Una somma di tutto rispetto.

I soliti problemi

Tutto questo guadagno trovando un secondo lavoro si potrà soltanto fare se la famiglia in questione rispetterà il ragazzo/a ospitato/a. Ci sono stati casi di famiglie irrispettose che non hanno mantenuto gli accordi presi tramite il contratto. Solitamente viene chiesto di fare mansioni che non sono scritte come pulire da cima a fondo la casa o fare lavori di giardinaggio. In altri casi di non poter mangiare tutto quello che c’è a disposizione e di dover mettere dei soldi di tasca propria per sfamarsi. In caso di questi problemi è meglio prima farlo presente alla famiglia sfruttatrice e, in secondo luogo, lasciarla cercando una nuova sistemazione o tornando a casa propria. Poter parlare con l’au pair che andrete a sostituire può essere il modo migliore di avere sicurezze sulla vostra futura famiglia ospitante. 

Au pair
Un’au pair al lavoro (Credit: Hillary Fox)

Non abbiate paura

Nonostante tutte le esperienze negative che si sentono sui social media, la maggior parte delle famiglie è disposta ad aiutare ed a trattare come se fosse un membro della famiglia il/la ragazzo/a alla pari. Nella maggior parte dei casi le famiglie pagano le spese per la scuola di inglese. I più fortunati avranno anche la benzina per i brevi tratti in macchina. Dopotutto sono i loro figli che andrete a curare, quindi vi vorranno pazienti e felici durante il lavoro.
Con tutti questi vantaggi è davvero un peccato perdere un’opportunità di questo tipo, soprattutto perché, superati i trent’anni, non sarà probabilmente più possibile farla.

Prima di scegliere di intraprendere una esperienza di questo tipo, si sarà titubanti, ma, una volta iniziata si potrà notare quanto si sta imparando e guadagnando paragonato al restare a casa propria. Questo può togliere ogni incertezza e partire, un volo per tornare a casa in ogni caso lo si può sempre trovare.

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