La Lube cala il poker di successi nell’anno solare, dopo la vittoria in campionato della scorsa stagione, la Champions League e il Mondiale per Club, arriva anche la Coppa Italia per i ragazzi guidati da Fefè De Giorgi, dopo una battaglia durata più di due ore e mezza.
Il trionfo della Lube
Che finale ragazzi, uno spettacolo nello spettacolo, partite che gli appassionati di volley vorrebbero vedere in eterno, con due squadre meravigliose che hanno dato un saggio della migliore pallavolo giocata a livelli altissimi a cui è andato il generale meritato applauso di tutti i novemila spettatori della Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo), che hanno riempito e vissuto con straordinario entusiasmo alle giocate dei protagonisti in campo.
La Lube Civitanova porta a casa la sesta Coppa Italia della sua storia, raggiungendo il 22° trofeo da mettere nella sua bacheca al termine di un match stratosferico, giocato e vinto solamente al quinto set contro la Sir Safety Perugia. Nonostante alla vigilia i favori del pronostico non fossero tutti dalla sua parte per diversi motivi, per il recente percorso avuto e per come ci si era arrivati a questo evento, con Perugia forte delle sue venti vittorie consecutive e fisicamente integra, senza nessun infortunio alle spalle, mentre la Lube appariva stanca, Leal fermo tre settimane per problemi alla schiena, Osmani con qualche lieve acciacco e le continue voci di mercato, insomma tutta una serie di cose che vedevano Perugia più avanti dei marchigiani.
La partita
Dopo aver perso il primo set a 21, con gli umbri brillanti e decisamente più in palla, la Lube reagiva nel secondo quando iniziavano a salire in cattedra i suoi senatori, orchestrati da Bruninho, senza però che Perugia mollasse di un centimetro e alla fine è stato solamente un break a far prevalere la Lube. Nel terzo set squadre sempre costantemente a braccetto, da una parte Juantorena, Leal e Simon, dall’altra Leon e Atanasijevic martellavano le difese sia in attacco che al servizio, il livello era altissimo, Lanza e Podrascanin tra le file perugine venivano sostituiti da coach Heynen con i giovani Plotnytskyi e Russo, la Lube prendeva un break di vantaggio che riusciva a portarlo a termine fino alla fine del set.
Il quarto crediamo possa rientrare negli almanacchi del volley mondiale per livello, emozioni, continui e diversi capovolgimenti di fronte, il 36-34 finale per la Lube, dopo che Perugia ha annullato ben otto match ball, è davvero difficile da descrivere: un botta e risposta eccezionale, colpi da veri marziani in ogni angolo di campo, Juantorena (MVP dell’incontro) che buttava palloni a terra nonostante un accenno di crampi, Leon gli rispondeva con battute al fulmicotone (126 Kmh) seguito da Leal (115 Kmh), le difese si esaltavano, insomma una festa della pallavolo. Nel tie-break non c’era storia, Lube avanti subito anche di sei lunghezze, cosa che le consentiva di trionfare con il punto finale di Leal.
Le chiavi del match
La Lube ha vinto la partita gestendo al meglio la fase di contrattacco, nelle situazioni di breakpoint ha saputo trovare un miglior collegamento muro/difesa, permettendo a Bruninho di poter gestire al meglio la distribuzione, al contrario Perugia è mancata proprio in questo, un pò troppe imprecisioni nella ricostruzione, con un De Cecco non al massimo della sua performance e probabilmente un tardivo ingresso di Podrascanin nel finale di gara.
Con questo successo la Lube diventa ”Campione di tutto”, successo stagionale che segue quello ottenuto a dicembre in Brasile decretando la squadra del patron Giulianelli “Campione del Mondo” e che la pone come vera favorita sia per il campionato, sia per la Champions League dove è approdata brillantemente ai quarti di finale.
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