Indonesia: erutta il vulcano Merapi, cenere e sabbia fino a 10 km di distanza

Il vulcano Merapi erutta, cenere e sabbia fino a 10 km di distanza Immagine dal web

L’eruzione del vulcano ha sprigionato una colonna di fumo alta più di sei chilometri raggiungendo con la sua cenere le prossimità della vicina Yogyakarta, a 10 chilometri di distanza

L’eruzione del vulcano

Il vulcano Merapi è uno dei più attivi di tutta l’Indonesia. La paura che l’eruzione di questo colosso ha suscitato è stata causata soprattutto da una colonna di fumo e cenere che si è elevata per più di seimila metri di altezza coprendo tutte le zone vicine. Le autorità del posto non hanno elevato lo stato di allerta ma hanno chiuso preventivamente l’aeroporto della città di Solo, chiamato Surakarta, che si trova a ben quaranta chilometri dal vulcano.

Non è una situazione da prendere sottogamba, l’ultima eruzione del Merapi, che sorge sull’isola di Giava, risale a dieci anni fa. Nel 2010 questo provocò la morte di più di trecento persone e rese necessaria l’evacuazione di più di 280.000 persone che abitavano nella zona interessata. Tornando ancora più indietro nel tempo nel 1994 il Merapi uccise 60 persone, mentre nel 1930 le vittime furono ben 1.300.

Il vulcano Merapi erutta, cenere e sabbia fino a 10 km di distanza
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Ma il vulcano Merapi non è l’unico che nell’ultimo periodo si è fatto sentire. Solo dieci mesi fa sempre in Indonesia il vulcano Angung ha sprigionato una colonna di fumo alta ben due chilometri causando disagio per le popolazioni e per il traffico aereo. Il suo corso ha ripreso nel 2017. In quell’anno, infatti, costrinse migliaia di persone ad evacuare le proprie abitazioni ma dal 1963, anno in cui uccise ben 1600 persone, aveva cessato la sua attività.

I motivi delle frequenti eruzioni vulcaniche sono da ricercare nella posizione in cui sorge l’Indonesia. Lo stato si trova infatti lungo “l’anello di fuoco” dell’oceano Pacifico. Questa è una grande zona geologicamente instabile che, a causa delle collisioni di placche tettoniche, causa numerosi terremoti ed attività vulcaniche.

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