Barbie, un’adorabile giovane signora. Nel 1936 Ruth Mosko, appena finito il liceo, si trasferì a Los Angeles. Qui, nel 1945, nel garage del suo fidanzato Elliot Handler ed insieme al suo amico Harold Mattson, fondarono la Mattel, uno dei più importanti colossi in ambito giocattoli del mondo. “Mattel” deriva appunto dalla fusione dei nomi “Mattson” ed “Elliot”.
Come nasce un sogno
L’idea di una bambola che avesse fattezze da donna venne a Ruth quando un giorno notò come sua figlia preferisse giocare con immagini di attrici ritagliate da riviste, piuttosto che con le classiche bambole. A quell’ epoca le bambole avevano un corpo da bambina, così da poter fungere da “figlie” nei giochi delle vere bambine.
Il 9 Marzo 1959 nacque Barbie, così chiamata in onore della figlia di Ruth. All’inizio i compratori parvero turbati dal corpo adulto della bambola, ma in seguito Barbie ottenne un successo enorme, tanto che nel 1959 ne vennero prodotte e vendute 351.000 al prezzo di 3 dollari ciascuna. La prima versione fu con un costume da bagno a righe, dopo se ne aggiunsero molte altre, con gli abiti ispirati al guardaroba delle star del periodo.
Con il passare del tempo il mondo di Barbie è cambiato molto: il trucco, i suoi vestiti, le sue case, le sue auto… tutto si è adattato alle mode dei periodi, così che Barbie rimane ancora oggi uno dei più popolari giocattoli femminili.
Ma la vita di questa bambola non è sempre stata tutto zucchero e miele; infatti spesso è stata accusata di trasmettere messaggi sbagliati in quanto il mondo che la Barbie propone è basato sulla materialità, il consumismo e l’ apparire (fondamenti sui quali si basa la nostra società!)
Nel primo anno furono vendute 350.000 Barbie, bionde e more. Alle ragazze la bambola piaceva perché era un’adulta che sembrava completamente diversa dalle loro madri del dopoguerra. Barbie era una “ragazza” sicura di sé, ambiziosa, anche un po’ vanitosa, che non aveva bisogno di chiedere nulla a nessuno.
Due anni dopo è entrato in scena Ken: felicemente accompagnata, Barbie ha continuato a fare la modella in un momento in cui lo standard prevedeva il marito lavoratore e la moglie casalinga.
Barbie: la ragazza camaleontica
Negli anni ’70 la sua popolarità diminuì per la prima volta: sono gli anni in cui le donne si iscrivono in massa all’università ed entrano nel mondo del lavoro. Ma Barbie si adegua, diventa chirurgo e sciatrice olimpica. Negli anni ’80 è donna d’affari e ambasciatrice Unicef, rockstar e istruttrice di aerobica.
Un decennio dopo le donne avevano sfondato così tante porte che sembrava non ne fossero rimaste molte da aprire, così Barbie sceglie di affrontare le professioni più maschili: ufficiale di polizia, pompiere, pilota e sergente di marina, pilota, rapper, sub, giocatrice di WNBA (qualche esemplare da collezione è in vendita su amazon.it) e di calcio femminile nella Coppa del Mondo.
Nella sua sesta decade, mentre il mondo intorno a lei è cambiato radicalmente, Barbie si modifica un po’: diviene minuta, alta e curvy ( a seconda dei gusti) e con 24 acconciature diverse con cui cerca di riconquistare quote di mercato.
Infine, Barbie, nell’era dei social, diventa anche influencer con un account Instagram da cui parla
“direttamente ai bambini di quello che sta succedendo nella sua vita, argomenti che sono importanti per le ragazze di oggi…”
come spiegato da Nathan Baynard, direttore mondiale del marketing per Barbie.
Forse non sai
La bambola più famosa ha vissuto talmente tante vite e cambiato talmente tanti look da vantare un’innumerevole serie di curiosità tra cui:
Non si è mai sposata e non ha mai preso la laurea anche se parla 50 lingue.
Ha avuto 38 animali a partire da svariati cani e gatti fino ad arrivare ad un cucciolo di leone e un altro di zebra.
Barbie guida tutti i veicoli e ha un brevetto di volo oltre ad aver fatto nella sua vita persino la hostess.
Barbie è stata persino astronauta e nel 2004 ha dato vita al Partito delle ragazze candidandosi alla presidenza degli Stati Uniti.
Esistono Barbie speciali da collezioni come quelle ispirati a serie tv: Star Trek e la Famiglia Addams.
Nel 2003 l’Arabia Saudita la bandita dal suo paese perché non conforme ai principi dell’Islam.
Nel 1992 uscì una Barbie parlante programmata con varie frasi, ogni modello ne poteva pronunciare solo una delle 270 possibili.