Il Governo è al lavoro per varare il DL “salva-economia”, una misura diretta a contenere l’emergenza economica causata dalla crisi del coronavirus. Secondo quando trapelato, l’obiettivo è quello di sospendere mutui, fidi, il pagamento dei contributi e delle tasse.
La misura segue quella già predisposta che ha sospeso le bollette fino al 30 aprile per coloro che abitano nei Comuni dell’ormai ex zona rossa, ovverosia dieci della Lombardia (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini) e uno in Veneto (Vo’).
“Faremo un decreto nei prossimi giorni con aiuti a imprese, famiglie, partite iva e tutte le persone che hanno difficoltà”. Con queste parole, il Ministro degli Esteri, Luigi di Maio, ha tentato di rassicurare tutti i cittadini impauriti per le conseguenze economiche della crisi del coronavirus.Le misure, ha aggiunto di Maio, “arriveranno il prima possibile”.
Le misure previste
Non è ancora chiaro quando verrà emanato l’atto, ma si presume che il DL potrebbe essere discusso già oggi in Consiglio dei Ministri o, al più, entro venerdì.
Nel dettaglio, il DL dovrebbe prevedere una moratoria di 18 mesi sulle rate dei mutui sulla prima casa per le famiglie, oltre che sui mutui delle imprese, con garanzia pubblica sia sulla parte di capitale che su quella degli interessi.
Sempre sul versante delle imprese, una novità dovrebbe essere la previsione della Cassa integrazione anche per le imprese da 1 a 5 dipendenti, mentre per quelle da 5 a 15 si dovrebbe far ricorso al fondo di integrazione salariale.
Più problematica la questione dei lavoratori autonomi; in questo caso, il Governo starebbe studiando una sospensione di tasse e contributi.
In aggiunta, sul fronte delle famiglie si lavora anche per l’introduzione del “bonus tata” da 600 euro, misura diretta a sostenere i genitori che si recano ancora al lavoro, dal momento che il Governo ha predisposto la chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale. In alternativa, sarebbe previsto anche il congedo parentale straordinario per i genitori lavoratori con un’indennità che potrebbe essere pari ad almeno il 30% della retribuzione.
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