Quasi certa la proroga della chiusura delle scuole a causa dell’emergenza da Coronavirus. Il Ministero dell’Istruzione ha stanziato 8,2 milioni di euro per potenziare la didattica a distanza.
Intervento del Miur da 8.2 milioni complessivi destinati alla formazione
ITALIA – Ancora nessuna notizia sulla riapertura delle scuole, anzi, sembra sempre più certa la decisione del premier Giuseppe Conte di voler prorogare il decreto-legge sulla chiusura.
Il Ministero dell’Istruzione, considerata l’emergenza da Coronavirus in atto, ha stanziato 8,2 milioni di euro ed ogni scuola italiana riceverà un contributo pari a 1000 euro da reinvestire sulla figura strategica dell’animatore digitale.
L’animatore digitale
L’Animatore Digitale è arrivato nelle scuole nel 2015, come uno dei primi effetti del Piano Nazionale Scuola Digitale ed è la figura che affianca il Dirigente e il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA) nella progettazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale contenuti nel PNSD. Grazie a questa nuova risorsa messa a disposizione si potrà garantire la conoscenza di nuove metodologie didattiche per i docenti e sperimentare forme di insegnamento a distanza più coinvolgenti per gli alunni.
“Con questo intervento da 8,2 milioni complessivi – dice la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina – intendiamo sostenere, in un momento di difficoltà e di emergenza come quello che stiamo vivendo, tutte le scuole che, attraverso il lavoro costante degli animatori digitali e dei team per l’innovazione, sono impegnate nelle attività di didattica a distanza. Sappiamo che ci sono situazioni differenti e compito del ministero sarà supportare tutti in questa sfida: le istituzioni scolastiche, il personale, i docenti“.
“Questo stanziamento è un contributo che si aggiunge agli 85 milioni previsti nel decreto-legge approvato di recente dal Governo per il potenziamento della didattica distanza e del digitale. Tutti gli sforzi che stiamo facendo oggi, anche grazie al grande senso di responsabilità della scuola, li raccoglieremo alla fine di questa emergenza: dobbiamo trasformare questa fase critica in una opportunità per migliorare ancora il nostro sistema di istruzione“.
“Le attività didattiche sono sospese per contenere il contagio da Coronavirus, ma la scuola non si ferma – aggiunge la vice ministra Anna Ascani – e neanche il nostro lavoro per tutte le istituzioni scolastiche del Paese: ogni istituto avrà da subito risorse per la formazione dei docenti attraverso gli animatori digitali. In questi giorni le comunità scolastiche stanno dando prova di grande responsabilità e stanno garantendo la didattica con i mezzi tecnologici a disposizione. Alcune realtà sperimentano da tempo e non stanno incontrando particolari difficoltà, altre invece hanno bisogno di sostegno per attivare metodologie didattiche innovative che si stanno rivelando indispensabili in questo momento. Come ministero, attraverso questo stanziamento, continuiamo a dare supporto a tutte le scuole affinché nessuna rimanga indietro“.
Allarme Coronavirus: scuole chiuse e possibili scenari
Intanto prosegue lo studio del Miur sui possibili scenari. Con molta probabilità le scuole rimarranno chiuse sino ai primi di Maggio ma si sta valutando anche la chiusura sino alla fine dell’anno scolastico, con possibilità di far recuperare tutti gli studenti a Settembre.
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