Il Coronavirus continua ad imperversare sull’Italia come un’ondata di maltempo che, purtroppo, lascia dietro di sé numerosi contagi e tanti deceduti. Abbiamo chiesto a Mattia Gussoni de “iLMeteo.it” se il clima può influenzare, positivamente o negativamente, il flusso della malattia virale arrivata dalla Cina. Con il meteorologo abbiamo gettato anche un sguardo al futuro, sperando sia più luminoso che mai dopo la tempesta del Covid-19. Che primavera ci attende? Che estate sarà? Ecco tutte le risposte.

Gussoni: “Lavoriamo in un clima surreale. Primavera ed estate? Ecco cosa ci aspetta…”

Coronavirus. Meteo. Primavera. Estate. Varie complicazioni da Covid-19. Sono queste le tematiche che abbiamo trattato con Mattia Gussoni nell’intervista. Ecco cosa ci ha detto l’esperto di meteorologia.

Si legge da diverse parti che il clima può essere un alleato oppure un problema aggiuntivo nella difficile lotta al Coronavirus. Cosa c’è di vero? Soprattutto, il tempo può influenzare il flusso di una pandemia?

Negli scorsi giorni abbiamo intervistato una ricercatrice, Sara Mazzilli (dottoranda in Data Science applicata all’epidemiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa), per capire se esiste o meno una correlazione con le condizioni meteorologiche. Ebbene al momento non è possibile dire sin d’ora come questo virus reagirà ai cambiamenti climatici, perché è la prima volta che si ha a che fare con esso. Al momento, infatti, è possibile solo ipotizzare, sulla base dell’esperienza passata con altri virus, come si comporterà il Covid-19. Seconda l’esperta “Nella nostra area climatica, molti dei virus che infettano le vie respiratorie, seguono una stagionalità, ovvero i casi di infezione diminuiscono con l’arrivo dell’estate. Molti esperti sostengono che sarà così anche per il COVID-19. Non dobbiamo dimenticarci però che la popolazione non è mai entrata in contatto con e sviluppato anticorpi contro questo nuovo virus, quindi, anche qualora il Coronavirus seguisse una stagionalità, è probabile che continueremo a vedere anche in estate un maggior numero di casi rispetto ad altre malattie infettive che il nostro sistema immunitario ha già avuto modo di conoscere“.

Come è cambiato il lavoro di un meteorologo in questi mesi governati dal Covid-19?

Stiamo lavorando in un clima surreale, passami il termine. Produciamo sempre le nostre previsioni ben sapendo che la quasi totalità delle persone non uscirà di casa se non per motivi di necessità, e comunque per pochissimo tempo“.

La primavera è entrata da pochi giorni e non ha mostrato, dopo un inverno davvero mite, la sua faccia più luminosa. Cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi giorni?

Sì, la primavera è iniziata sotto il segno di un’ondata di gelo, la più fredda degli ultimi mesi. Le temperature infatti sono scese di alcuni gradi sotto le medie, con estese gelate specie sulle pianure del Nord. E’ tornata anche la neve al Centro Sud, con fiocchi fin sulle coste tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Ha nevicato persino a Bari. Nei prossimi giorni il maltempo insisterà ancora al Sud con forti temporali e locali nubifragi. Insomma almeno fino a metà aprile ci aspettano condizioni meteo molto variabili con la possibilità a più riprese di piogge e vento forte“.

Sappiamo che le previsioni a lungo raggio non sono attendibili completamente ma, dopo un periodo di reclusione, gli italiani sognano una piccola fuga estiva, ovviamente se il Coronavirus sarà soltanto un brutto ricordo. I modelli attuali come descrivono l’estate 2020?

Secondo gli ultimi aggiornamenti del principale centro meteo europeo, ECMWF, che si occupa delle proiezioni sul medio e lungo periodo possiamo ipotizzare che la prossima stagione estiva vedrà molto probabilmente temperature oltre la media su buona parte dell’Italia. L’aumento termico si inserisce nel quadro più ampio dei cambiamenti climatici che, come abbiamo visto anche negli ultimi anni, stanno diventando un problema sempre più pressante. Il rischio è quello di avere ondate di calore a ripetizione, intervallata saltuariamente da eventi meteo estremi come grandinate e nubifragi“.

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