Mariah Carey è una delle regine del R&B e del soul. Una voce inconfondibile, celestiale. L’unica a poter competere con Whitney Houston e Celine Dion. Tre donne della musica che hanno segnato gli anni ’90 e che ancora oggi restano insuperate. In quel periodo Mariah è stata la donna che ha venduto più dischi, superando anche Madonna. La leggenda narra che Mariah lavorasse come cameriera quando fu scoperta da Tommy Mottola, produttore della Columbia Records.

Mariah Carey: gli inizi

La cantante aveva solo ventitré anni e l’album di debutto “Mariah Carey”, pubblicato nel 1990, arrivò a vendere oltre trenta milioni di copie nel mondo. Il singolo di debutto “Vision Of Love la trasforma immediatamente in una stella e le fa guadagnare il Grammy Award per la cattegoria Best Female Pop Vocal Performance oltre a quello per Best New Artist. La voce eccezionale, con l’estensione di cinque ottave, la bellezza abbagliante e una produzione di altissima qualità fanno di Mariah la rivale perfetta per Whitney Houston, già all’epoca soprannominata “the voice”, e in vetta a tutte le classifiche.

La competizione, creata ad arte da Mottola, porta le due cantanti nel 1999 ad unirsi per dimostrare una riappacificazione e duettare in “When you believe”, colonna sonora del film Disney “Il principe d’Egitto”, singolo vincitore dell’Oscar per la miglior canzone. In realtà Mariah in seguito, ha sempre dimostrato amicizia e ammirazione nei confronti di Whitney, aiutandola nei momenti di difficoltà. È invece del 1994 la pubblicazione di “All I want for Christmas is you”, la canzone natalizia per eccellenza, ormai un classico del periodo festivo invernale.

Mariah Carey
Mariah Carey – Photo Credits: Ksat

La svolta

Il 1997 segna invece una svolta importante. Mariah Carey e Mottola si separano, e viene pubblicato l’album “Butterfly” in nome della ritrovata libertà. Nel 1998 esce #1’s (all’epoca non sapevamo neanche cos’era l’hashtag!), raccolta di tutti i singoli di Mariah che avevano raggiunto il primo posto in classifica. È del 1999 “Rainbow” in cui la cantante ha voluto affrontare il tema del razzismo, di cui è stata vittima per molto tempo a causa delle sue origini, madre irlandese e padre venezuelano. Proprio l’arcobaleno, che campeggia sulla copertina, simboleggia l’unione dei colori e delle diversità.

Tra il 2000 e il 2004 Mariah vive anni di intensa crisi emotiva e professionale tanto da transitare per un ospedale psichiatrico. Il riscatto avviene nel 2005 con “The Emancipation of Mimi” e successivamente con “E=MC²”. Nel 2009 Mariah ha l’onore di cantare in occasione della cerimonia di insediamento di Barak Obama. Lo stesso anno è quello di “Memoirs of an Imperfect Angel”. L’ultimo album di inediti, in ordine di tempo, è “Caution”, inciso nel 2018. Attualmente Mariah è impegnata in un resident show al Ceasar Palace di Las Vegas, attualmente sospeso.
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