Primo caso di recidiva riscontrato in Italia su una paziente milanese che era guarita dal coronavirus. La donna ha poi ha accusato nuovamente febbre e tosse per cui si parla di un probabile caso di recidiva cosi come è già avvenuto in Cina. Questo invece è effettivamente il primo caso che si è verificato in Italia di ritorno del virus dopo la guarigione.
Il caso di recidiva: le ipotesi
“Un caso raro”, fa sapere il direttore del dipartimento Malattie Infettive e tropicali dell’Irccs Zeno Bisoffi per cui, “la prima ipotesi è che il virus appartenga a un ceppo virale diverso, anche se dobbiamo attendere gli esami sui due genomi: quello del primo ricovero e quello del secondo. È però un’ipotesi che io ritengo improbabile. Questo virus al momento non sembra soggetto a particolari mutazioni”. È molto probabile dunque, stando alle parole di Bisoffi, che si tratti nuovamente di coronavirus e del primo caso di recidiva in Italia.
La situazione in Italia
In italia è ancora necessario avere “comportamenti rigorissimi”, fa sapere il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, per cui molto probabilmente gli italiani passeranno in casa anche il primo maggio. “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”, ha detto Borrelli prevedendo un allungamento del regime restrittivo oltre il 13 aprile. “Dobbiamo usare misure forti e precauzionali”, raccomanda il capo della Protezione Civile, “dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci poi in una situazione che poi ci sfugge di mano”. E d’altronde proprio il primo caso di recidiva riscontrato su una paziente milanese dimostra che il virus può tornare, possibilità che non ha escluso la Cina con le nuove misure adottate. Per questo bisogna, aggiunge Borrelli, ” fare attenzione, rispettare le regole di prudenza e stare ancora in casa”.