Chi canta, prega due volte, sostiene anche Andrea Bocelli, che domenica, giorno di Pasqua, sarà nel Duomo di Milano, completamente vuoto, per un concerto unico, che sarà trasmesso in streaming mondiale, in un momento buio per tutto il mondo, alle prese con la lotta al coronavirus.

Sulla locandina dell’evento ci sono l’orario di Milano accanto a quelli di Los Angeles, New York, Londra e dell’India a riprova che la diretta mondiale del Concerto di Pasqua “Music for Hope“ che Andrea Bocelli terrà domenica 12 aprile nel Duomo di Milano rigorosamente deserto sarà un evento planetario. Promosso da Comune di Milano e Veneranda Fabbrica del Duomo e prodotto da Sugar Music e Universal Music con il contributo di YouTube, il concerto sarà trasmesso in diretta streaming e in esclusiva sul canale YouTube del cantante toscano dalle 19 in poi.

L’evento non sarà trasmesso da nessuna emittente televisiva, ma qualora si volesse apprezzare la voce del tenore dal proprio televisore si potrà fare attraverso due modalità:

  • se si dispone di una Smart TV sarà sufficiente collegarsi all’applicazione di YouTube e accedere al canale di Andrea Bocelli sul quale sarà trasmesso l’evento in diretta

Bocelli: “La musica coinvolgerà in streaming milioni di mani giunte in tutto il mondo”

“Più che un concerto, sarà un’occasione per pregare insieme nella ricorrenza cristiana che celebra la Resurrezione e che dunque festeggia e testimonia la certezza nella vita che vince”. Ha dichiarato Bocelli che il 18 aprile sarà anche fra i protagonisti del concertone benefico promosso da Lady Gaga (trasmesso da molte reti televisive internazionali come Mtv e in streaming da piattaforme con Facebook, Prime Video, YouTube e Twitter).

Bocelli che spesso si è esibito a Milano: dal concerto in Piazza Duomo nel 2008 davanti a più di 80mila persone al concerto per Expo con i complessi della Scala, quest’anno sarà solo, sotto le volte della Cattedrale, accompagnato da Emanuele Vianelli, organista titolare della Cattedrale milanese, in un programma interamente dedicato al repertorio sacro che comprenderà anche “Panis Angelicus“ di Franck, la celeberrima “Ave Maria“ di Gounod e la meno nota “Sancta Maria“ di Mascagni.