Per la Regione Lazio via libera sulle misure di Bonus Affitti per coloro che, ritrovandosi le entrate mensili ridotte o addirittura annullate a causa dell’emergenza Coronavirus, non riescono più permettersi di pagare le spese abitative.
Stanziato il sostegno per pagare affitto e spese abitative nella Regione Lazio. La spesa elargita per il Bonus Affitti ammonta a 22 Milioni di euro. Le polemiche non mancano però da associazioni e sindacati
“potrebbero non bastare”
sono le dichiarazioni delle associazioni sindacali e dei movimenti per la tutela del diritto all’abitazione.
“Fate presto!”
ribadiscono dai Comuni, poichè l’emergenza s’è fatta sentire già a partire dal mese di aprile.
Qualche informazione per far chiarezza:
Sull’erogazione dei fondi alle posizioni ci sembra subito di notare come non siano per niente omogenee, come dichiarato dai sindacati e dai movimenti per il diritto all’abitare. Sappiamo però che l’altro ieri la Giunta regionale del Lazio ha approvato le delibere per lo stanziamento di 43 milioni di euro di cui circa 24,5 milioni destinati a Roma.
Da dove vengono i soldi per il Bonus Affitti:
Sappiamo che 21 milioni di euro erano già stati stanziati per il sostegno all’affitto prima di quest’ultima delibera. I soldi erano da erogare con un bando destinato a persone o famiglie con uno specifico reddito Isee, ovvero la fascia più bassa: fino a 14 mila euro.
Questi 22 milioni di euro invece, hanno fonte e destinazione diverse saranno erogati a quanti hanno subito una contrazione di almeno il 30% del reddito complessivo. Il calcolo va applicato per il nucleo familiare e in un periodo specifico che va dal 23 febbraio al 31 maggio 2020. Il calcolo va applicato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un reddito non superiore a 7mila euro trimestrali.
Il contributo sarà per tre mensilità e corrisponderà al 40% del costo dell’affitto. Quest’ultimo sarà erogato per mezzo di un’autocertificazione della propria posizione economica da presentare al proprio Comune che stilerà una graduatoria entro 45 giorni per poi assegnare le risorse. In entrambi i casi l’erogazione dei fondi spetta ai Comuni.
Bonus Affitti: la palla passa al Comune di Roma
Per la Capitale quindi tutti gli occhi saranno puntati sul Comune di Roma. Situazione spinosa, trattandosi di un comune in cui il disagio abitativo è radicato: con circa 7mila nuovi sfratti all’anno e una lista d’attesa per una casa popolare di oltre 13mila famiglie. L’emergenza abitativa era quindi già molto forte anche prima dell’emergenza Coronavirus e adesso rischia ulteriormente di aggravarsi.
Sono infatti molte le famiglie che, pur non trovandosi sotto sfratto, sono costantemente in difficoltà con il pagamento dell’affitto. Parliamo delle stesse famiglie che, vivendo di lavori precari o addirittura in nero si trovano senza più alcuna entrata da ormai un mese.
La graduatoria per il Bonus:
Sappiamo che la graduatoria (con il relativo primo bando) del Comune di Roma non è ancora stata consegnata alla Regione. I soldi destinati alla Capitale verranno quindi sbloccati non appena questo iter verrà terminato.
Anche il secondo stanziamento sarà responsabilità di ogni Comune. Ciò significa che per la Capitale si rimanderà ancora al Campidoglio. La Regione ha annunciato che basterà un’autocertificazione, si attende quindi di sapere i termini e i criteri per la partecipazione. E una stima di quante persone potranno avere bisogno, che ancora non c’è. Tutte queste sono le informazioni che dovremmo ricevere dall’assessorato alle Politiche abitative, per far partire gli stanziamenti.
Fermento nelle organizzazioni e nei sindacati:
I sindacati laziali CGIL, CISL e UIL ribadiscono che è fondamentale “monitorare l’operazione e i suoi possibili effetti”.
Qui la dichiarazione:
Ci sembra il provvedimento corretto per frenare lo scivolamento verso una condizione di emergenza abitativa. Serve ora mantenere alta l’attenzione e monitorare gli effetti per poter eventualmente adottare con la stessa prontezza correttivi e ulteriori forme di sostegno
Di diverso parere le associazioni per la tutela degli inquilini in appartamento. Qui la dichiarazione dell’Unione Inquilini:
serve un bando unico, aperto a tutti gli inquilini danneggiati dalla crisi, a cui poter partecipare da casa senza le procedure ordinarie (quali graduatorie provvisorie, opposizioni etc.). Con una password per inserire i dati e inviare online la richiesta, così da velocizzare le verifiche e l’erogazione dei soldi. La proliferazione di più bandi, oltre a confondere i cittadini, rischia di ingolfare del tutto l’attività dei Comuni, già congestionata di lavoro arretrato.
Bonus affitti insufficiente, serve il blocco totale:
C’è chi invece esprime posizioni nettamente critiche e si pone verso proposte radicali, poggiandosi sull’emergenza della situazione.
Si tratta del caso del sindacato di base Asia Usb e dei Movimenti per il diritto all’abitare che attaccano:
“Dalla Regione Lazio solo annunci: i primi 21 milioni di euro fanno parte di un fondo già esistente e da tempo valutato insufficiente. Sui restanti 22 milioni non sono ancora stati chiariti criteri. Inoltre si parla solo di reddito familiare, ignorando completamente studenti e lavoratori fuorisede. Il risultato è che migliaia di inquilini del Lazio si trovano senza reddito e in gravi situazioni economiche. Per questo stiamo chiedendo un confronto urgente con la Regione: occorre mettere all’ordine del giorno il blocco immediato di affitti e utenze, un’estensione delle misure economiche a giovani e studenti fuorisede e un’inversione di rotta radicale sul tema abitativo a partire dal ritorno all’equo canone, da un investimento straordinario in edilizia pubblica e l’estensione di una forma di reddito incondizionato che copra quota parte del pagamento dell’affitto.
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