Il Genoa ha le idee chiare sulla ripresa del campionato: risolvere la situazione sanitaria nazionale e poi parlare di calcio. Questa potrebbe essere la sintesi di alcune dichiarazioni, raccolte negli ultimi giorni, di alcuni personalità rossoblu fra cui Goran Pandev e il presidente Preziosi.
Il Genoa dopo il Coronavirus
Ieri, giorno di pasquetta, ha parlato Beppe Nuti nella rubrica “Grifo d’attacco” (fonte: pianetagenoa1893.net). Il direttore di Antennablu ha espresso la sua circa la pandemia diffusasi in Italia.
“C’è la vita e la morte. C’è la speranza e il dolore. Ci sono i medici, in prima linea per noi. Ci sono le imprese, gli artigiani, i commercianti e tutti quelli che non sanno se riapriranno bottega. Poi viene il calcio, l’arroganza, il suo senso d’intangibilità nei confronti di una pandemia mondiale”.
Il direttore Nuti ne ha per tutti, anche per l’Uefa, rea di non aver sospeso le partite di Champions League in tempo utile.
“Tenteranno ogni mossa. L’Uefa ha contribuito a scatenare i primi focolai europei con le partite del 19 febbraio e 11 marzo: Atalanta-Valencia a Milano con 45mila bergamaschi e Liverpool-Atletico Madrid ad Anfield Road con 54mila spettatori inglesi e spagnoli. Scelte dissennate. Se si riprenderà a giocare, mi chiedo con quale stato d’animo si festeggerà uno scudetto o una coppa. Chi ha il potere decisionale vive con miopia questa Heysel d’Europa”.
Le parole di Pandev sul suo futuro
Goran Pandev, 115 presenze con la maglia rossoblu condite da 15 reti, ha parlato del suo prossimo futuro. Svelando un piccolo retroscena di mercato.
“A gennaio mi cercò l’Inter, il club cui devo tutto. . . non era bello andare via a metà stagione” .
Il macedone rispose ad Ausilio dicendo di cercarne uno più giovane (con un sorriso e una battuta!). Il fantasista ex Lazio e Napoli, fra le altre, vuole chiudere la carriere con il Genoa, prima di dedicarsi ad altro.
“Volevo salvare il Grifone e chiudere con l’Europeo ma la tragedia del coronavirus ha cambiato tutto. Speriamo di tornare presto alla normalità. Sì, voglio giocare un altro anno. . . Al termine della carriera non mi vedo come allenatore. Ci ho pensato: potrei fare il dirigente o il procuratore. Voglio altresì aiutare i giovani della Macedonia”
L’intervista di Stefano Capozucca, ex ds del Genoa
Il direttore sportivo Stefano Capozucca, esonerato a dicembre 2019 dal club di Pegli, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sul mercato, all’emittente radiofonica “Radio Sportiva” (fonte:areanapoli.it).
“Si rincorrono molte voci e molte ipotesi, non credo ad una sessione più lunga di mercato. La priorità è debellare il virus, poi sapere quando si può tornare in campo e di conseguenza anche a trattare. . .Tutti auspichiamo che possa concludersi perché significa che il virus sia stato limitato o superato, anche se non credo che ciò possa accadere in un mese, magari riprendere a giocare con le dovute cautele si può fare”
Inoltre il ds ha svelato un particolare su Robert Lewandowski, punta del Bayern Monaco.
“Al Genoa era un acquisto già fatto, Gasperini lo conosceva bene, doveva fare le visite mediche e poi il presidente fece saltare l’operazione”.
Il presidente del Genoa sul calcio futuro
Non potevano mancare le dichiarazioni anche del patron del club ligure, Enrico Preziosi, tornato a parlare sulla possibilità di riprendere la Serie A dalle pagine de “Il Secolo XIX” (fonte: calciomercato.com).
“Il campionato va ultimato solo se ci sono le condizioni per farlo: non possiamo pensare che i calciatori siano robot e che basti mettere un gettone dentro per farli ripartire”.
Il presidente ha le idee chiare: si riprende con le dovute precauzioni, considerando anche il fatto che le squadre avranno bisogno di un almeno 3-4 settimane per allenarsi adeguatamente, prima di riprendere a giocare in total sicurezza. E aggiunge:
“Allenamenti dal 4 maggio e campionato dal 31 maggio? Lo si può immaginare, ma ovviamente c’è un problema: è importante finire il campionato ma anche non mettere a rischio l’inizio del prossimo”.
Da Pandev alla parole di Preziosi: il cantiere Genoa va avanti nonostante il Coronavirus…