Tutti almeno una volta abbiamo assistito ad una “nevicata” indesiderata generata proprio dalla nostra testa, inorriditi abbiamo notato piccole scaglie di pelle sulla giacca scura di qualcuno. La forfora è una condizione del cuoio capelluto che provoca la comparsa di scaglie di pelle, anche dette lamelle. Non è correlata a una scarsa igiene, ma può essere più visibile se una persona non si lava o non si lava i capelli frequentemente. È spesso accompagnata da prurito. Non trova la sua origine in un’unica causa ma è riconducibile a vari fattori quali: cattiva alimentazione, stress, eccessiva produzione di sebo, lavaggi scarsi o troppo frequenti, con prodotti troppo aggressivi o semplicemente non adatti a noi.

Cruccio e disagio di chi ne soffre, la forfora, si può tentere sotto controllo e mandar via. Importate è imparare a riconoscerla per poterla trattare, fondamentale non confonderla con le altre patologie del cuoio capelluto come ad esempio la psoriasi: al sollevamento delle lamelle rivela un cuoio capelluto rosso vivo per l’infiammazione, le scaglie bianco argentee sono più’ larghe e spesse rispetto a quelle della forfora che sono bianco-giallastre.

Chi e’ il responsabile della forfora?

Il responsabile dell’anomalia del cuoio capelluto e’ un lievito, il Pytirosporum ovalis, più comunemente chiamato Malassezia e normalmente presente nella flora cutanea di tutti noi non arreca problemi fin quando la sua iperproliferazione non determina la comparsa della forfora. Nutrendosi di sostanze di cui il sebo è molto ricco in generale potremmo dire che: piu’ grasso è il cuoio capelluto, più il lievito di malassezia si moltiplica, il che può eventualmente causare forfora. Anche se il cuoio capelluto secco può determinare la presenza di lamelle cutanee, abbastanza simili alla forfora,queste non sono dovute al “malefico” lievito bensì ad una scarsa idratazione cutanea proprio per quanto detto sopra. Importante è anche non confonderla con la psoriasi (rivolgiti ad un medico in questo caso), questa al sollevamento delle lamelle rivela un cuoio capelluto rosso vivo per l’infiammazione, le scaglie bianco argentee sono più’ larghe e spesse rispetto a quelle della forfora biancogiallastre.

Come eliminarla?

  • Dieta: mi spiace ma e’ proprio così… Alimenti zuccherati e latticini stimolano le ghiandole sebacee ed esagerare con i carboidrati può provocare l’accumulo del glicogeno nella pelle di cui il lievito si nutre, quindi meglio evitare di esagerare
  • Lavarli frequentemente: anche se viviamo in un epoca in cui lo shampoo secco è consigliato per evitare di detergere troppo frequentemente il cuoio capelluto se soffri di forfora dovresti lavarti più spesso proprio per evitare che cellule morte e sebo si accumulino ulteriormente
  • Esfoliare il cuoio capelluto: utilizzare temporaneamente un prodotto con piccole quantità di acido salicilico o piccoli grani idrosolubili ti aiuterà ad eliminare le cellule morte causa dell’inestetismo.
  • Usa uno shampoo speciale: quelli a base di zinco e zolfo sono dei buoni alleati contro i lieviti. Prova quelli a base di acido salicilico nel caso sia una forma lieve (desquamazione semplice) o quelli allo zinco piritione, ketoconazolo e selenio solfuro se il tuo problema e’ accompagnato da arrossamenti e irritazione. Quando lo utilizzi cerca di detergere il solo cuoio capelluto per evitare di inaridire le lunghezze.
  • Cambia shampoo: una volta eliminato l’inestetismo, per non alterare il ritrovato equilibrio, smetti immediatamente di usare “quello speciale della fase sopra” e opta per uno shampoo delicato per lavaggi frequenti.

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