Il 4 maggio 1929 a Bruxelles (Belgio), nasceva Audrey Hepburn, attrice dal volto e lo stile britannico. Oggi Audrey Hepburn avrebbe compiuto ben 91 anni. L’attrice è passata alla storia come icona e diva malgrado i suoi hobby fossero lontani dal mondo dei riflettori, come la sua dedizione per la campagna UNICEF.
Quando pensiamo ad Audrey Hepburn, è difficile non immaginarla con un bel croissant tra le mani, un abito di lusso e il volto nascosto tra un paio di occhiali rigorosamente grandi che si specchiano nelle vetrine di Tiffany&Co.
Ripercorriamo insieme alcuni momenti della sua vita!
Vacanze Romane: l’ascesa di una Star
Il volto di Audrey Hepburn diviene celebre dopo le riprese di Romans Holiday-Vacanze Romane, cult in bianco e nero, diretto da William Wyler nel 1953.
La giovane attrice belga recitava nei panni della principessa Anna, in viaggio diplomatico a Roma. Proprio nella capitale Anna incontra casualmente il giornalista Joe (Gregory Peck)che dovrebbe riuscire a intervistare proprio la principessa in persona. All’epoca l’immagine di Audrey Hepburn in vespa insieme al divo Gregory Peck fa storia. Il motorino della Piaggio e i volti rispettivi delle due star, sanciscono l’iconografia della capitale. Roma è ancora oggi caratterizzata da questa rappresentazione specie nel settore turistico.
Audrey vince l’Oscar a soli 24 anni come miglior attrice protagonista. Tutti però la ricordano nelle vesti di Holly Golightly, volto noto di Colazione da Tiffany
(trasposizione cinematografica del libro di Truman Capote).
La vita prima dei set
La nostra “Sabrina” è cresciuta in un periodo controverso che ha sicuramente segnato la sua vita e anche la sua personalità. Audrey Hepburn combatte infatti la povertà e la miseria indotte dall’epoca dittatoriale nazista.
Un’infanzia difficile per lei e la sua famiglia, costretti in Olanda a nutrirsi di bulbi di tulipano o pane e minestra. Audrey all’epoca presa parte alla resistenza e si occupò di trasportare messaggi tra i partigiani.
La dieta ferrea e cosi rigida le valsero un fascino sui generis dato dal suo aspetto longilineo ed elegante tendenzialmente sotto peso cosi tanto da impedirle di continuare la carriera come danzatrice.
Audrey Hepburn ha rotto gli schemi e i canoni di una bellezza fino a quel tempo caratterizzata da una morbidezza dei corpi, seni prorompenti, fianchi in bella vista.
L’attrice Belga stupì in modo opposto, divenendo icona di stile, portamento e filosofia di vita.
Audrey Hepburn è leggenda
Audrey Hepburn ha lavorato fino al 1989, anno in cui Steven Spielbergh dirige Always-Per Sempre. Nella pellicola interpreta un angelo di nome Hap che appare a Richard Dreyfuss nei panni del pilota dell’aviazione anti-incendi Pete Sandrich.
Pellicole come Sabrina (1954), Guerra e Pace (1956), Colazione da Tiffany (1961), Sciarada (1963), My fair Lady (1964), fino a Due Per la Strada( 1967) suggellano il suo talento e la sua bellezza.
Non si può definire una sex symbol come la bionda Marilyn Monroe. Siamo di fronte a due icone opposte ma estremamente comunicative da un punto di vista visivo.
Audrey aveva una classe inconsapevole oltre che uno sguardo sagace da vendere, forza disarmante nel mondo del cinema e non solo.
Ciao Audrey!
Nella vita bisogna dare, la più grande ricompensa è dare.
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Silvia Pompi