Ripristinate le strisce blu a Roma. Torna con l’inizio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus la sosta a pagamento nella capitale. La decisione è stata presa dal Campidoglio per evitare il caos del traffico che si creerebbe con la sosta gratuita con la fine del lockdown. Questo ha scatenato non poche critiche contro l’amministrazione della Raggi rea di “far cassa sui disagi”.
Il ritorno delle strisce blu a Roma
Una pioggia di critiche è piovuta sul Campidoglio dalle opposizioni per il ripristino delle strisce blu a Roma con l’inizio della Fase 2. “Raggi sospenda pagamento delle strisce blu anche per il mese di maggio. È necessario far prevalere in questa fase il buon senso, andando incontro alle esigenze di tutti, agevolando spostamenti per lavoro e estrema necessità per cittadini, lavoratori e commercianti, come con la ztl disattivata“, si legge in un tweet del Pd di Roma. “Il Comune di Roma sceglie di fare cassa sui disagi. Riattivare il pagamento delle strisce blu con le ztl accessibili e il rientro al lavoro di migliaia di romani nella fase 2 è semplicemente vergognoso” fa sapere invece Svetlana Celli della lista civica Roma Torna Roma. Anche Forza Italia sul piede di guerra contro una decisione giudicata “dannosa e punitiva”.
La decisione presa per evitare il caos
La scelta di ripristinare le strisce blu e la sosta a pagamento a Roma sarebbe stata presa per gestire il ritorno alla mobilità dei cittadini con l’inizio della Fase 2. “Eliminando la sosta tariffata, il risultato sarebbe che tutti vorrebbero spostarsi in automobile, anche chi potrebbe farne a meno, creando caos, traffico, congestione, e impedendo la rotazione e quindi l’accessibilità degli spazi”, spiega il presidente della Commissione Mobilità di Roma, Enrico Stefàno. Anzi secondo quest’ultimo il provvedimento gioverebbe anche agli autobus che sarebbero stati “fortemente penalizzati” perché “bloccati nel traffico”. Oltre a questo provvedimento il comune di Roma ha disposto l’apertura delle Ztl fino al 31 maggio 2020.