Il DG della Virtus Bologna Paolo Ronci, intervistato da Radio Bologna Uno, ha detto la sua sulla situazione attuale e sul futuro della club bianconero. Mantenendo, però, uno sguardo al recente passato. Cade oggi, infatti, il primo anniversario del successo in Basketball Champions League. La finale di Anversa, per Ronci, è stata la base dal punto di vista mentale da cui è ripartita la Virtus schiacciasassi di questa stagione.

Di Anversa ricordo perfettamente il momento che stavamo affrontando, venivamo da alcune sconfitte in campionato che ci diedero la spinta per chiuderci in palestra e ricompattarci. Scattò una molla, il lavoro di Coach Djordjevic diede un grande senso di sicurezza ad un gruppo di talento che però aveva la tendenza a perdersi nei momenti importanti. Lavorammo molto bene prima del weekend della Final Four e partimmo con grande serenità e convinzione. I giocatori avevano la faccia giusta, negli occhi si vedeva la voglia di vincere, di collaborare e aiutarsi insieme e questo si è visto nelle prestazioni, soprattutto a livello difensivo.”

Ronci, “nelle mani delle autorità”

Per quanto riguarda, invece, la situazione attuale, il DG non vede altra soluzione che sottostare alle decisioni delle autorità competenti:

Ci siamo sempre messi a disposizione delle autorità anche perché non c’era altra possibilità. Ci sono autorità sopra di noi che devono fare un lavoro difficilissimo: ci troviamo di fronte ad una pandemia mondiale che la nostra generazione non ha mai vissuto. Non si può fare altro che rimettersi a quella che è la volontà delle autorità competenti. Abbiamo cercato di dare il nostro contributo in maniera attiva con qualche idea, fermandoci però alle esigenze che attualmente vanno oltre la pallacanestro.”

Ronci
Paolo Ronci al fianco del coach Sasha Djordjevic (Ciamillo-Castoria)

Su EuroCup?

Sulla possibile ripresa dell’EuroCup la società virtussina attende la data ultima del 24 maggio. Emergono, però, le preoccupazioni sul rispetto del protocollo da seguire:

Attendiamo le comunicazioni ufficiale da Eurolega. È complicato perché c’è un protocollo da seguire, perché abbiamo di fronte un nemico molto tosto, a maggior ragione se parliamo di mettere insieme un gruppo di professionisti all’interno di un luogo chiuso, per allenamenti che non possono essere fatti a 10 metri di distanza se poi si deve giocare. Questo protocollo non è di facile attuazione: prima di tutto bisogna essere in sicurezza da questo punto di vista, poi bisogna richiamare i giocatori, gli stranieri dovranno mettersi in quarantena. Se Euroleague dovesse decidere per ripartire faremo di tutto per essere pronti.”

Ronci, oltre a Teodosic c’è grande base tecnica

E sugli effetti della possibile ripartenza sul gruppo, Ronci si dimostra poco preoccupato. La società ha lavorato bene in estate:

Abbiamo 8 giocatori sotto contratto e questo sarà un vantaggio ed un premio alle scelte fatte nella scorsa estate. Sapendo che ci vogliono mesi per creare una squadra, come dichiarato anche da Coach Djordjevic nelle passate interviste, non sempre devi scegliere i 12 migliori ma quelli che stanno meglio tra loro. Sapendo di avere Teodosic con noi abbiamo preso delle decisioni di conseguenza, scegliendo altri giocatori. L’idea era quella di averli per tanto tempo insieme e sarà molto importante avere già una base tecnica e umana per la prossima stagione, indipendentemente da quando e come si riprenderà.”

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