Oggi, 30 maggio, si celebra Santa Giovanna d’Arco; eroina nazionale francese e patrona della Francia, morì sul rogo a Rouen il 30 maggio 1431. Beatificata nel 1909 e canonizzata nel 1920, guidò le armate francesi contro gli inglesi nella Guerra dei Cent’anni. Fu venduta ai nemici che la processarono per eresia e la arsero viva dopo quello che fu, di fatto, un finto processo. Ancora oggi è dibattuto se quello di Giovanna fosse fervore religioso oppure follia: definendosi apertamente “la Pulzella”, Giovanna dichiarava di volersi mettere al servizio di Dio in maniera totale, anima e corpo.
Sicuramente la sua sacra fiamma alimenta ancora oggi la fantasia di scrittori e registi, per via di quella sua forza che trascende il proprio sesso femminile: la fede nella ”trascendenza del cuore” incrollabile e giusta. Giovanna d’Arco è l’emblema delle donne del rinascimento che cercarono di partecipare alla storia, ma anche figura folle e mistica, santa e femminista, eroina rivoluzionaria e vittima della “ragion di stato”.
Giovanna D’Arco, non solo una Santa
Dunque non solo una “santa”, ma anche e soprattutto una Donna, destinata ad essere apprezzata perché capace di tener testa a politici, vescovi, giudici e teologi; per questo la “pulzella” di Francia è stata nel XX secolo protagonista di una serie innumerevole di drammi e di almeno una ventina di film, oltre che del mondo musicale: in primis la celebre opera lirica di Verdi e, più recentemente, persino un rock musical, scritto e musicato da Antonello Bruzzese, diretto da Franco Miseria (che ne cura anche le coreografie), portato in scena nel 2006.
“Un’ opera pop su Giovanna d’ Arco ancora mancava. Sulla pulzella d’ Orleans è stato fatto di tutto: da Verdi a Leonard Cohen (con traduzione italiana di Fabrizio De André), da Dreyer a Besson (sono almeno dieci i film più conosciuti) la storia della fanciulla morta bruciata sul rogo a Rouen il 30 maggio del 1431 ha ispirato i generi più vari.”
cita la Repubblica.
RIsponde Franco Miseria
La verità è che Giovanna D’Arco è sì una figura antica, ma anche estremamente attuale: la cui storia è importante da raccontare ancora oggi. Perché? Ci risponde Franco Miseria:
F.M. : Giovanna è un esempio di femminilità e coraggio per tutte le donne, quindi la sua figura è e resterà immortale.
Sicuramente, Juan D’Arc è una figura il cui fascino immortale attraversa i secoli ed invade necessariamente anche la nostra epoca. Un’epoca in cui, più che mai, si ha bisogno di paladine che ci insegnino a lottare per i nostri ideali. Perché in un mondo in cui sembra che solo i potenti siano in grado di “fare la Storia”, poche figure hanno colpito l’immaginazione come lei. Ovviamente, ci sono voluti secoli a farne un’eroina:
F.M. : Giovanna d’Arco è una Santa!
ci dice, senza alcuna remora, il regista. Tuttavia, per tutto l’Ottocento, particolarmente in Francia, si è svolto un acceso dibattito tra chi voleva fare di Giovanna d’Arco soprattutto un’eroina nazionale e una santa, e chi si opponeva, per ragioni sociali o politiche, alla sua «istituzionalizzazione». Per valutare correttamente, non bisogna dimenticare che il “mistero” di Giovanna d’Arco è da inquadrare nelle circostanze storiche in cui la Pulzella visse e agì, e da una volontà fortissima, che appare indubbiamente fuori dal comune per un’incolta contadina del Medioevo, tanto da diventare da umile pastorella che “sente le voci” a Combattente al servizio del Delfino di Francia, giostrando spalla a spalla con quelli che erano potenti signori senza scrupoli, la crème de la crème della nobiltà francese, tra cui i cavalieri di Xaintraille, La Hire, Gilles de Rais: tutti loro subirono il fascino di Giovanna. Gilles, in particolare, provò per lei un sentimento così forte da rimanerle fedele sino alla fine; che fosse ammirazione o piuttosto amore?
F.M. : Gilles secondo me era innamorato del coraggio di Giovanna.
Qualcosa di cui ciascuno di noi non può fare a meno di innamorarsi, ancora oggi.