The last of us 2: Minacce di morte, problemi legati a tutta la community per ritardi, delusioni e leak. Andiamo ad analizzare quello che sta diventando un “vizio” che molto spesso mette la nostra categoria preferita in cattiva luce. Ma non siamo cattivi, e da consumatori dobbiamo e possiamo dire la nostra, ne abbiamo il diritto…senza superare il limite.
Negli ultimi periodi se ne sentono di tutti i colori. Produttori o intere case produttrici di videogames minacciate di morte, problemi legati a tutta la community per ritardi o delusioni. Avendo forza ormai il “gamer” (consumatore) si sente in diritto di dire la sua, a ragione molto spesso, però nel modo sbagliato.
Recentemente infatti sono stati pubblicati alcuni contenuti importanti (trafugati e senza autorizzazione) dell’atteso titolo The Last Of Us 2. Il director Neil Druckmann (nonchè vicepresidente della Naughty Dog) ha comunicato tramite twitter di aver ricevuto minacce di morte, proprio per questa svista non dovuta di certo a lui. Questo crea un precedente. Non siamo qui a parlare di delusione del consumatore, ma di minacce vere e proprie. Cerchiamo sempre di capire come le parole vengono usate e con quanta leggerezza si usino determinate “argomentazioni”.
In questo caso specifico, nessuno ha colpa se non i diretti interessati: i “minacciatori” per così dire. Se da una parte c’è chi si è lamentato per quanto accaduto, con motivazione e voglia di dialogare, dall’altra ci sono dei detrattori fin troppo esagerati. Per colpa di qualche “testa calda” infatti, ci rimette tutta la community di gamers. Ricordando che siamo consumatori, abbiamo il diritto di far sentire la nostra voce se una cosa non ci convince, inoltre esistono ormai moltissimi canali (anche ufficiali) per esprimere i nostri dubbi o le nostre lamentele. Ma non superiamo il limite.
Che siano parole non pesate o cose scritte con l’intento di arrecare danno, cerchiamo di placare la nostra collera. Questo è uno dei tanti casi, succede in ogni ambiente ma nel panorama dei videogames è sempre più frequente. Ora, noi possiamo essere scontenti, e anche arrabbiati, ma nulla ci deve togliere dalla testa che il mondo non deve vederci come i “cattivi” di turno, perchè non lo siamo. Almeno non tutti.
Questo articolo serve solo a renderci conto di quanto siamo una comunità molto ascoltata, ma allo stesso tempo sotto l’occhio del ciclone. Le nostre parole contano, e tanto. Siamo il motore di questo fantastico mercato dei videogames. Non roviniamo la nostra reputazione, restiamo sempre nel giusto. Possiamo distinguerci da qualsiasi altra categoria, perchè siamo tanti e nessuna testa calda può rovinare quello che vorremmo nel mondo dei videogames: community, passione e dialogo.
E con questo è tutto, condividete e diteci la vostra sulla situazione in questione e se, nonostante qualche spoiler, The Last Of Us 2 è nella vostra lista dei desideri.
Ricordiamo che The Last Of Us 2 è in uscita il 19 Giugno 2020 e proprio ieri c’è stata l’anteprima State of Play, seguita da noi per fornirvi dettagli in caso ve la foste persa.
STAY TUNED
Seguici su Facebook e Instagram!
Recupera tutti gli articoli di RetroNerd!