Settimana di fuoco per il mondo del beach volley italiano, che ha tirato fuori le unghie, come tutta la grinta di un tiebreak sotto il sole, per combattere la propria battaglia e trovare al più presto una soluzione per tornare a giocare. Sono stati i grandi campioni a lanciare l’appello e a metterci la faccia questa settimana. Oggi l’intervista dell’olimpionico Daniele Lupo a La Repubblica dal titolo: “Lasciateci giocare”.

Con le stesse parole si era aperto il servizio di Sport Mediaset, andato in onda mercoledì, completamente dedicato alla questione, che ha dato voce a molti grandi allenatori e alla campionessa d’Italia in carica Giulia Toti. La lettera aperta scritta ad otto mani dai campioni del passato, in rappresentanza di cinquantadue società di beach volley, invita la federazione ad ispirarsi al protocollo tedesco, rivedere gli spazi nel campo e permettere il passaggio del pallone. L’OPES, l’Organizzazione per Educazione e per lo sport, in queste ore ha emanato “le linee guida specifiche per il Beach Volley, riservate alle associazioni affiliate ad Opes Italia e per i suoi tesserati. Nel protocollo viene spiegato come poter svolgere l’allenamento usando il pallone anche in più atleti.”

Foto di Roberto Viscuso

Il beach volley nel resto del mondo è ripartito! La BVCA ha raccolto le testimonianze dei coach membri

Oggi andiamo a scoprire cosa succede nel resto mondo, con un interessante articolo pubblicato in lingua inglese dalla BVCA, l’associazione internazionale dei coach di beach volley. Ecco come hanno risposto i membri a tre domande specifiche.

Sei tornato a praticare il beach volley? Ci sono restrizioni? Anche gli amatori possono praticare e giocare?

Svizzera – Christoph Dieckmann

I giocatori delle squadre nazionali (anche juniores) sono stati autorizzati ad allenarsi già da una settimana. In campo sono ammessi fino a quattro giocatori in una sessione. La Federazione svizzera ed ogni impianto sportivo hanno presentato un protocollo di sicurezza. Per il resto non ci sono altre restrizioni se non per il pre e post allenamento, con misure rigorose che devono essere rispettate (non fare la doccia, non rimanere a lungo presso la struttura, consueto allontanamento sociale). Anche ai dilettanti è permesso praticare, ma mantenendo la distanza anche durante il gioco (evitando il muro ecc.). Massimo 2 giocatori per campo.

Australia (Simon Naismith)

Il regolamento per il ritorno in campo è regolato a livello statale (provinciale) ed è diverso in tutta l’Australia al momento. Tuttavia, nella normativa nazionale siamo tornati ad allenarci martedì 12 maggio. Non abbiamo troppe restrizioni. Semplicemente non possiamo fare la parte gioco e ci sono protocolli rigidi per le fasi pre e post allenamento. Non abbiamo accesso alla nostra palestra ma speriamo di ottenere l’accesso in queste due settimane. Le sessioni per i pesi sono ancora individuali e fatte da casa.

I giocatori amatoriali del Beach Volley possono tornare all’allenamento all’aperto. Nessuna partita o competizione. Al momento non c’è la possibilità di praticare sport indoor, ma solo all’aperto. Auguri a tutti i membri della nostra famiglia Beach Volley del mondo, in questi momenti difficili, di rimanere in salute e al sicuro”.

Giappone – Tsuyoshi

“Non ci sono campi da beach volley disponibili per i giocatori in Giappone in questo momento. Pali e reti vengono rimossi in alcuni campi, anche se non è vietato giocare a beach volley. Cerchiamo di allenarci il più possibile, in modo limitato, ma evitiamo lo stretto contatto e gli spazi chiusi. La stessa situazione per i giocatori dilettanti“.

Spagna – Seba Menegozzo

“Siamo tornati ad allenarci con alcune restrizioni: distanza di 2 mt per un massimo di 2 giocatori. I dilettanti potranno allenarsi a partire dalle 25.05 con le stesse restrizioni. La spiaggia si aprirà a tutti, quindi non so molto bene come la polizia riuscirà a controllare tutto questo”.

Belgio – Michiel van Kuip

La nazionale ha ripreso questa settimana. Sia la parte dell’allenamento fisico che quello con la palla con gli allenatori. Seguiamo alcune regole del governo e della federazione, legate al Covid-19. Ciò significa pulire tutte le nostre cose prima e dopo la pratica e rispettare le distanze sociali (anche durante la pratica). Ad esempio, non possiamo andare a muro ma possiamo attaccare. Non sono previsti tornei nazionali di beach volley quest’estate. La maggior parte delle scuole in Belgio inoltre non sono attive perché non possono organizzare i corsi in base alle regole troppo severe dei governi locali. La buona notizia è che inizieremo con un progetto scuola di beach volley junior questo settembre a Los Angeles. Abbiamo usato questo periodo per preparare questo nuovo progetto“.

Germania – Morph Bowes

“Sono due settimane che ci alleniamo, aiutati anche dal meteo, che ci ha permesso di allenarci fuori. Con qualche restrizioni: Siamo ancora autorizzati ad allenarci solo in piccoli gruppi (max 4 atleti e 1 allenatore) mantendendo la distanza tra tutti. Possiamo anche usare la nostra palestra, qui è anche il massimo di 4 atleti e 1 allenatore alla volta in palestra con fasce orarie specifiche e 15 minuti tra i gruppi.

Per tutte le sessioni dobbiamo segnalare chi partecipa e inviare i nomi al direttore del centro, in modo che abbia un elenco. Il 14 maggio è stato permesso anche ai giocatori amatoriali di allenarsi all’esterno“.

Paesi Bassi – Richard de Kogel

Siamo autorizzati ad allenarci dal 29 aprile. Prima di questa data erano autorizzati ad allenarsi solo una selezione di giocatori. Sono stati emanati un sacco di nuovi protocolli per permetterci di ricominciare.

Ci è permesso allenarci in quattro giocatori su un campo, con coppie e palle fisse. Stiamo giocando senza murare quando l’attacco è vicino a rete, ma possiamo saltare a muro se l’attaccante è dietro la linea dei tre metri. La situazione si è evoluta abbastanza rapidamente. Quindi in questo momento anche i giocatori amatoriali sono autorizzati a giocare, ma devono mantenere la distanza di un metro e mezzo l’uno verso l’altro“.

Austria – Martin Plessl

La data di inizio è stato il 27 aprile, ma con regole molto severe. Non più di 4 giocatori su un campo completo, i giocatori sono tenuti a mantenere una distanza di 2 metri,  non sono ammesse situazioni di gioco. Useremo esercizi statici per garantire che non possa verificarsi alcun contatto tra i giocatori. Inoltre non possiamo usare spogliatoi o docce presso la nostra struttura. E naturalmente si applicano tutte le solite misurazioni igieniche. L’inizio di aprile è stato solo per una lista di 15-20 giocatori selezionati, che sono o nell’esercito / polizia o che hanno una storia con tornei internazionali. Anche se le restrizioni influenzano pesantemente il modo in cui ci alleniamo, dopo la quarantena questo era ancora un buon modo per abituarsi a muoversi di nuovo sulla sabbia. Ci auguriamo che presto venga implementato un nuovo protocollo che implichi test COVID19, che ci permetta di esercitarci di nuovo in modo normale“.

Breaking news del Ministero dello Sport

Vincenzo Spadafora ha dichiarato in queste ore al TG2:

“Se la curva del contagio darà notizie positive, si potrà tornare a giocare a tutti gli sport amatoriali. E’ ripartito quasi tutto, manca ancora l’attività amatoriale e di contatto. Mi auguro che nel prossimo DPCM del 15 giugno, si possa aprire anche quest’altra parte di sport. Questa è la proposta che presenterò al Consiglio dei Ministri, affinché possa riaprire anche questa parte amatoriale, ma importante, perché riguarda piccole imprese, società dilettantistiche che gestiscono gli spazi in tante parti d’Italia”.

Attendiamo con fiducia i nuovi sviluppi.

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