Coronavirus, si abbassa l’età media e la gravità dei contagiati

Lotta al coronavirus (La Nazione)

I ricoveri per coronavirus stanno diminuendo progressivamente. Ciò facilita la capacità diagnostica, in particolare nei casi più lievi

Il livello di circolazione del coronavirus è diminuito, e questo fa sì che sia migliorata la capacità di diagnosticare un contagio nei casi meno gravi. Rimane comunque necessario un monitoraggio continuo

La fase critica della crisi del coronavirus è certamente alle spalle. Il monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità testimonia la diminuzione dell’età media dei contagiati (55 anni, contro i 60 di maggio) e della gravità dei casi. La spiegazione si basa sulla capacità diagnostica: essendo diminuita la pressione, il sistema sanitario è più efficiente nell’individuare casi anche meno gravi. Questi normalmente riguardano persone più giovani, le quali spesso presentano sintomi lievi. L’incidenza maggiore sui nuovi casi è sempre dell’ambito familiare, nonostante il lockdown sia meno stringente da oltre un mese. Proprio per questo motivo rimane fondamentale il monitoraggio costante per individuare al più presto eventuali nuovi focolai, in particolare tra i giovani. Questi ultimi sono infatti i soggetti che, se contagiati, possono più facilmente risultare asintomatici.

Le testimonianze dei primari

Nove giorni fa Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, aveva creato scalpore con le sue dichiarazioni in merito alla scomparsa del virus a livello clinico. In particolare, aveva riportato i il numero bassissimo di casi registrato nel mese di maggio. Matteo Bassetti, primario della clinica Malattie infettive al San Martino di Genova, ha riportato una testimonianza simile:Dieci giorni fa Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, aveva creato scalpore con le sue dichiarazioni in merito alla scomparsa del virus a livello clinico. In particolare, aveva riportato i il numero bassissimo di casi registrato nel mese di maggio. Matteo Bassetti, primario della clinica Malattie infettive al San Martino di Genova, ha riportato una testimonianza simile:

Al San Martino di Genova non arrivano praticamente più casi freschi da dieci giorni. Abbiamo avuto un cluster in una Rsa dove abbiamo ricoverato cinque nonnine che sono già tutte uscite. Una sola aveva un quadro più impegnativo, ma niente a che vedere con quello che c’era a marzo. Ci sono tanti soggetti che definiamo grigi, arrivano con sintomi respiratori e rimangono per un paio di giorni. Le posso dire che su una trentina di soggetti, negli ultimi 15 giorni neanche uno era Covid