Ripercorriamo insieme la storia della squadra di volley Sisley Treviso. La nascita, la crescita, gli anni d’oro che hanno portato Treviso sul tetto del mondo della pallavolo; poi la forte crisi economica affrontata che ha costretto la società ad un destino mai voluto e mai pensato.

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Sisley Treviso, 9° scudetto – Photo Credit: Superlega Official Facebook Account

Sisley Treviso: i primi passi

La società nasce nel 1987 quando acquista il titolo sportivo dall’Antares Vittorio Veneto, neopromossa in A2. Con l’aiuto della famiglia Benetton, socio e sponsor della squadra, nasce così la Sisley Treviso; obiettivo unico quello di arrivare ai vertici della pallavolo italiana. I primi acquisti sono molto promettenti, con Ho-Chul, Pierpaolo Lucchetta ed Anastasi che trascinano la squadra per tutto il campionato; nella stagione d’esordio la Sisley guadagna il primo posto e la conseguente promozione in A1 dopo una grande lotta con la rivale Ravenna.

Il primo anno nella massima serie nazionale di pallavolo conferma le aspettative e la forza dimostrate in A2; Treviso arriva infatti terza in regular season perdendo poi ai quarti durante i playoff contro i futuri campioni della Panini Modena. Negli anni successivi il cammino della Sisley continua, migliorando il proprio rendimento ogni volta di più; sia in Italia che in Europa la squadra inizia a farsi valere. Il primo successo arriva durante la stagione ’90-’91, quando i nuovi acquisti Tofoli, Bernanrdi e Cantagalli aiutano a regalare alla Sisley la Coppa CEV, primo tra i tanti successi.

Nella stagione ’92-’93 la Sisley conquista la sua prima Coppa Italia, vinta contro Parma e la seconda Coppa CEV; continua invece la maledizione dei playoff che negano a una Treviso dominante lo scudetto. Esattamente un anno dopo, la Sisley riuscirà però a conquistare il primo storico scudetto, vinto dopo una lunghissima lotta contro Milano, trascinata da Zorzi; quest’ultimo sarà poi il grande colpo di mercato che Treviso porterà a casa durante l’estate. Con coach Montali la Sisley vince anche la Supercoppa europea, la Coppa dei Campioni e un altro scudetto.

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Sisley Treviso – Photo Credit: Superlega Official Facebook Account

Gli anni d’oro

Dopo un anno altalenante, nel ’97-’98 la Sisley torna al top guidata da coach Bagnoli; gli orogranata vincono infatti la terza Coppa CEV e il terzo scudetto. La stagione successiva sarà quella dei quattro titoli; trascinata da Papi e Cisolla, la Sisley vince Supercoppa italiana ed europea, Coppa dei Campioni e quarto scudetto. L’estate è soggetta a rivoluzioni; con l’arrivo di Milinkovic e Grbic giunge anche il “Rally Point System”, che cancellerà la regola del cambio palla, assegnando punti ad ogni servizio. In tre stagioni la squadra orogranata porterà a casa due Supercoppe italiane, due scudetti e una Coppa CEV; il roster vede arrivare giocatori come Fei, Vermiglio e Tencati, salutando dopo 12 anni Bernardi.

La stagione ’03-’04 è quella del “Grande Slam”; Treviso conquista infatti la quarta Supercoppa italiana, la terza Coppa Italia e il settimo scudetto. L’anno dopo arriva il terzo scudetto consecutivo, l’ottavo per la società; nel 2006 vincono Supercoppa italiana e Champions, perdendo però lo scudetto in finale contro Macerata. Nella stagione successiva la Sisley conquisterà il suo nono e ultimo scudetto e la Coppa Italia; nel 2008 arriva invece la Supercoppa italiana numero sette.

La crisi della Sisley Treviso inizia all’alba della stagione ’08-’09, annata che andrà particolarmente male e che costringerà la società a cambiare radicalmente. Nuovo allenatore e nuovi giocatori non riusciranno però a riportare Treviso al vertice della pallavolo maschile. Una speranza giunge con la vittoria al golden set della Coppa CEV nel 2011; i sogni societari vengono però infranti dall’annuncio della famiglia Benetton di lasciate sia pallavolo che basket.

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Alessandro Fei – Photo Credit: Superlega Official Facebook Account

Fine di un epoca

Dopo un quarto posto ottenuto grazie all’ottimo spirito di capitan Fei, unico rimasto dopo l’annuncio della crisi, la soluzione sembra essere unica; la stagione successiva infatti la società non presenterà l’iscrizione al campionato tenendo attivo solo il settore giovanile, che oggi milita in Serie B.
9 scudetti, 5 Coppe Italia, 7 Supercoppe italiane, 4 Champions, 2 Coppe CEV, 4 Challenge Cup e 2 Supercoppe europee; questo il ricco bottino conquistato dalla Sisley in quella che è stata la sua epoca d’oro.

La crisi economica che ha messo fine al sogno di rimanere al vertice di una squadra storica può essere portata ad oggi; il coronavirus e le conseguenze che ha portato hanno costretto il mondo a fermarsi, sport compreso. La pallavolo, tra questi, affronta giorno per giorno questa crisi, con squadre messe in ginocchio e che vedono i loro sogni svanire; tante infatti sono e saranno le società che economicamente non saranno più in grado di sostenere l’iscrizione in campionati di prestigio. Tanti sono e saranno giocatori e giocatrici che vedranno il loro lavoro, la loro passione lottare, faticare e magari perdere contro qualcosa di piccolo, invisibile.

Rimarranno però la voglia e la forza per non mollare, per poter ricominciare, senza pensare alla categoria o alle vittorie da conquistare; un po’ come Treviso quasi dieci anni fa, oggi tutta la pallavolo, o quasi, è chiamata a quell’unico obiettivo, quello di non perdere la speranza e lottare per ricominciare.

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