Ripercorriamo insieme la storia della squadra di volley Sisley Treviso. La nascita, la crescita, gli anni d’oro che hanno portato Treviso sul tetto del mondo della pallavolo; poi la forte crisi economica affrontata che ha costretto la società ad un destino mai voluto e mai pensato.
Sisley Treviso: i primi passi
La società nasce nel 1987 quando acquista il titolo sportivo dall’Antares Vittorio Veneto, neopromossa in A2. Con l’aiuto della famiglia Benetton, socio e sponsor della squadra, nasce così la Sisley Treviso; obiettivo unico quello di arrivare ai vertici della pallavolo italiana. I primi acquisti sono molto promettenti, con Ho-Chul, Pierpaolo Lucchetta ed Anastasi che trascinano la squadra per tutto il campionato; nella stagione d’esordio la Sisley guadagna il primo posto e la conseguente promozione in A1 dopo una grande lotta con la rivale Ravenna.
Il primo anno nella massima serie nazionale di pallavolo conferma le aspettative e la forza dimostrate in A2; Treviso arriva infatti terza in regular season perdendo poi ai quarti durante i playoff contro i futuri campioni della Panini Modena. Negli anni successivi il cammino della Sisley continua, migliorando il proprio rendimento ogni volta di più; sia in Italia che in Europa la squadra inizia a farsi valere. Il primo successo arriva durante la stagione ’90-’91, quando i nuovi acquisti Tofoli, Bernanrdi e Cantagalli aiutano a regalare alla Sisley la Coppa CEV, primo tra i tanti successi.
Nella stagione ’92-’93 la Sisley conquista la sua prima Coppa Italia, vinta contro Parma e la seconda Coppa CEV; continua invece la maledizione dei playoff che negano a una Treviso dominante lo scudetto. Esattamente un anno dopo, la Sisley riuscirà però a conquistare il primo storico scudetto, vinto dopo una lunghissima lotta contro Milano, trascinata da Zorzi; quest’ultimo sarà poi il grande colpo di mercato che Treviso porterà a casa durante l’estate. Con coach Montali la Sisley vince anche la Supercoppa europea, la Coppa dei Campioni e un altro scudetto.
Gli anni d’oro
Dopo un anno altalenante, nel ’97-’98 la Sisley torna al top guidata da coach Bagnoli; gli orogranata vincono infatti la terza Coppa CEV e il terzo scudetto. La stagione successiva sarà quella dei quattro titoli; trascinata da Papi e Cisolla, la Sisley vince Supercoppa italiana ed europea, Coppa dei Campioni e quarto scudetto. L’estate è soggetta a rivoluzioni; con l’arrivo di Milinkovic e Grbic giunge anche il “Rally Point System”, che cancellerà la regola del cambio palla, assegnando punti ad ogni servizio. In tre stagioni la squadra orogranata porterà a casa due Supercoppe italiane, due scudetti e una Coppa CEV; il roster vede arrivare giocatori come Fei, Vermiglio e Tencati, salutando dopo 12 anni Bernardi.
La stagione ’03-’04 è quella del “Grande Slam”; Treviso conquista infatti la quarta Supercoppa italiana, la terza Coppa Italia e il settimo scudetto. L’anno dopo arriva il terzo scudetto consecutivo, l’ottavo per la società; nel 2006 vincono Supercoppa italiana e Champions, perdendo però lo scudetto in finale contro Macerata. Nella stagione successiva la Sisley conquisterà il suo nono e ultimo scudetto e la Coppa Italia; nel 2008 arriva invece la Supercoppa italiana numero sette.
La crisi della Sisley Treviso inizia all’alba della stagione ’08-’09, annata che andrà particolarmente male e che costringerà la società a cambiare radicalmente. Nuovo allenatore e nuovi giocatori non riusciranno però a riportare Treviso al vertice della pallavolo maschile. Una speranza giunge con la vittoria al golden set della Coppa CEV nel 2011; i sogni societari vengono però infranti dall’annuncio della famiglia Benetton di lasciate sia pallavolo che basket.
Fine di un epoca
Dopo un quarto posto ottenuto grazie all’ottimo spirito di capitan Fei, unico rimasto dopo l’annuncio della crisi, la soluzione sembra essere unica; la stagione successiva infatti la società non presenterà l’iscrizione al campionato tenendo attivo solo il settore giovanile, che oggi milita in Serie B.
9 scudetti, 5 Coppe Italia, 7 Supercoppe italiane, 4 Champions, 2 Coppe CEV, 4 Challenge Cup e 2 Supercoppe europee; questo il ricco bottino conquistato dalla Sisley in quella che è stata la sua epoca d’oro.
La crisi economica che ha messo fine al sogno di rimanere al vertice di una squadra storica può essere portata ad oggi; il coronavirus e le conseguenze che ha portato hanno costretto il mondo a fermarsi, sport compreso. La pallavolo, tra questi, affronta giorno per giorno questa crisi, con squadre messe in ginocchio e che vedono i loro sogni svanire; tante infatti sono e saranno le società che economicamente non saranno più in grado di sostenere l’iscrizione in campionati di prestigio. Tanti sono e saranno giocatori e giocatrici che vedranno il loro lavoro, la loro passione lottare, faticare e magari perdere contro qualcosa di piccolo, invisibile.
Rimarranno però la voglia e la forza per non mollare, per poter ricominciare, senza pensare alla categoria o alle vittorie da conquistare; un po’ come Treviso quasi dieci anni fa, oggi tutta la pallavolo, o quasi, è chiamata a quell’unico obiettivo, quello di non perdere la speranza e lottare per ricominciare.
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