Solstizio d’estate è il nono appuntamento con la nostra rubrica di narrativa StoryLine. In occasione dell’avvicinarsi dell‘inizio dell’estate, abbiamo voluto dedicare questo racconto al relativo solstizio e ad un’antica leggenda dell’isola di Capri.

Solstizio d’estate, l’inizio


Il sole illuminava i loro volti e firmava con i suoi raggi l’intreccio delle loro mani che si scambiavano un’incredibile promessa. Non avrebbero dovuto più vedersi ne parlarsi. Ormai le loro vite, che proseguivano su strade diverse, non facevano altro che scontrarsi infrangendo il loro rapporto come le onde sugli scogli che avevano davanti. L’uno infatti voleva volare via alla ricerca di un difficile futuro da cantautore mentre l’altro cercava di piantarlo con i piedi per terra nel presente. Tra padre e figlio queste cose possono succedere eppure Luca non era riuscito a stare fermo mentre il cuore lo spingeva a provare. Così si erano scambiati quella promessa proprio nel giorno del solstizio d’estate, proprio nel giorno più lungo dell’anno. Pino aveva deciso di accettare pensando solo ad un momento di rabbia giovanile e che tra qualche mese ne avrebbero riso su. Erano passati 8 anni però proprio non era riuscito a ridere anzi solo a versare qualche lacrima sul primo manifesto della sua prima serata in un club di Londra speditogli dal figlio. Pino nonostante tutto aspettava ogni 21 giugno che l’estate pazientemente arrivasse e magari Luca insieme a lei.

Solstizio d'estate è il nono appuntamento con la rubrica di narrativa StoryLine
Luca stava attendendo pazientemente l’estate, questa immagine come quella di copertina è stata realizzata dal pittore Sergio Totaro

Il falchetto e la lucertola azzurra


Luca stava camminando in una luna park attendendo pazientemente l’estate ma con le braccia più pesanti. Aveva sulle sue spalle il peso di un bambino nato con una canzone. Lo aveva chiamato Pino ma non gli aveva mai spiegato perché. Forse in fondo voleva tornare solo nella sua isola, voleva urlare quell’”io ho bisogno di te” che dentro si faceva sentire forte. A spingerlo c’erano anche ricordi che ogni tanto gli dipingevano la mente e che, come piccole fotografie, cercava di mostrare al figlio. Ogni solstizio d’estate gli raccontava di quando sulla sua isola una principessa trasformata in falchetto portò un principe, ridotto ad essere una lucertola azzurra, fino al sole. I due ripresero le loro sembianze e si amarono per sempre così come Luca avrebbe voluto amare per sempre suo figlio. “Come posso farlo se nemmeno io riesco ad amare più mio padre” si domandava mentre una lacrima tagliava in due il suo viso. “Come posso farlo se non so nemmeno se verrà?”, si domandava Pino mentre il cancro gli diceva che quello di quest’anno sarebbe stato il suo ultimo solstizio d’estate. Purtroppo quella che lui chiamava la nuova “cineseria” del 2020 aveva danneggiato ulteriormente le sue precarie condizioni.

Solstizio d'estate è il nono appuntamento con la rubrica di narrativa StoryLine
Luca aveva deciso di infrangere la loro antica promessa, immagine realizzata dal pittore Sergio Totaro

La promessa


Il sole illuminava i loro volti mentre si erano rivisti dopo che Luca aveva deciso di infrangere la loro antica promessa. Forse per pietà o per un semplice saluto o semplicemente perché Luca non aveva mai dimenticato che suo padre Pino aspettava semplicemente il ritorno del figlio. “Ora hai un figlio anche tu”, disse a Luca. “Si chiama Pino”, affermò Luca cercando un senso di stupore negli occhi del padre. “Non gli hai detto niente vero?”,chiese Pino sconsolato. “Io ho detto solo di un bellissimo principe lucertola salvato da un falchetto principessa”, rispose Luca sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla, lo ha portato verso il sole e si sono amati per sempre”. “Insegnami a volare”, continuò Pino abbandonandosi in modo commosso sulla spalla del figlio. Così qualche giorno dopo il sole si ritrovò a firmare l’intreccio di due mani che si scambiavano un’incredibile promessa. “Pino”, disse in quell’istante Luca al figlio, “promettimi che mi insegnerai a volare fino al sole”.