Mercato di Porta Portese: è stata annunciata, dagli organizzatori, la chiusura per la prossima settimana. Gli operatori non hanno soldi per pagare il servizio di sicurezza anti Covid.
Chiusura del mercato di Porta Portese
Il mercato di Porta Portese rischia la chiusura.
Gli operatori, infatti, non hanno i soldi per continuare a pagare la ditta che si occupa del servizio di sicurezza per l’applicazione delle norme anti Covid.
Le prime tre domeniche
Nelle prime tre domeniche di giugno, però, era filato tutto liscio.
Sette varchi di controllo con contapersone elettronici, quattro presidi fissi per permettere l’ingresso ai residenti, percorsi obbligati all’interno con cartelli a indicare il corretto senso di marcia, distanziamento tra i banchi.
Tutto ciò era stato redatto in seguito a sopralluoghi durati per settimane e ad incontri tra associazioni di operatori, amministrazione e Polizia locale.
Le parole di Fabio Del Genovese
Fabio Del Genovese, uno degli organizzatori referenti per la parte del mercato che vende merce nuova lungo l’asse di via Portuense, ha detto:
“Abbiamo accumulato un debito personale di 1600 euro, i titolari dei banchi non hanno voluto pagare la loro quota di 5 euro per ogni domenica. Solo in due hanno risposto all’appello. Abbiamo già avvisato l’assessore al Commercio, la Polizia locale, la ditta di sicurezza e adesso avvisiamo voi. Spargete voce agli altri vostri colleghi, domenica non ci sarà la ditta di sicurezza e il mercato è chiuso”.
Gli steward
Ogni domenica, gli steward posizionati ai varchi di accesso al mercato pesano sulle tasche degli operatori per 2800 euro.
Era stato, però, diviso in due blocchi con pagamenti separati: la parte del mercato del nuovo, con regolare licenza, e la parte dell’usato e collezionismo, i cosiddetti “censiti” in attesa da anni dell’iter autorizzativo, con altrettanti banchi nell’area di via Ippolito Nievo.
L’associazione Operatori di Porta Portese
Per quest’ultimi, ha parlato il presidente dell’associazione Operatori di Porta Portese (Maurizio Cavalieri):
“Noi abbiamo pagato la nostra quota. Abbiamo chiesto in municipio se potevamo aprire comunque la nostra parte di banchi, perché siamo in grado di ottemperare alle prescrizioni ma ci è stato risposto che non è possibile un’apertura parziale per una questione di ordine pubblico. Noi però abbiamo pagato tutto”.
La mancanza di misure di sicurezza
Senza le misure di sicurezza adeguate, non si può riaprire. C’è, quindi, chi invoca l’aiuto e l’intervento del Campidoglio per mantenere in piedi Porta Portese.
I consiglieri di centrosinistra del municipio XII, Alessia Salmoni e Elio Tommasetti, hanno commentato:
“Il Comune deve intervenire. Per rispettare le prescrizioni previste i titolari hanno pagato a loro spese il servizio di ordine e sicurezza fino alla scorsa domenica, ma oggi sembra non riescano più a farlo, né vogliono farlo in virtù del fatto che ci sono precisi oneri che spettano al Comune di Roma e che settimanalmente vengono disattesi”.