La Cina sfida gli USA declinando l’invito americano a partecipare ai colloqui concernenti il trattato New Start sul disarmo nucleare: esige che anche gli USA riducano il proprio arsenale nucleare al suo livello.
Il trattato New START
In sostituzione del trattato START (Strategic Arms Reduction Treaty) scaduto nel 2009, nell’aprile del 2010, Federazione Russa e Stati Uniti hanno firmato il New START: trattato che prevede una nuova riduzione degli armamenti nucleari strategici e anche dei meccanismi di ispezione e verifica dei siti nucleari, non contemplati nei precedenti trattati.
Questo è il trattato più importante sul disarmo nucleare tra Stati Uniti e Russia e scadrà a febbraio 2021. Il documento, inoltre, può essere prorogato per non più di cinque anni, cioè fino al 2026, di comune accordo tra le parti. Ciascuna parte può comunque decidere unilateralmente di disdire l’accordo con un preavviso di tre mesi.
Perché la Cina ha ‘sfidato’ gli USA
Diverse volte Washington ha insistito affinché la Cina si unisse ai colloqui riguardo una potenziale adesione al New START sul disarmo nucleare ma questa ha declinato seccamente l’invito definendolo “artificioso”. Infatti, Fu Cong, capo del dipartimento per il controllo degli armamenti, ha ribadito che la Cina non ha alcun interesse ad unirsi a tali negoziati dato che l’arsenale nucleare americano è circa 20 volte più grande della Cina (secondo le statistiche del Stockholm International Peace Research Institute e della Federazione degli scienziati americani, attualmente gli Usa hanno circa 5.800 testate nucleari).
“Posso assicurarvi che se gli Stati Uniti dichiarassero di essere disposti a ridurre gli armamenti al livello cinese, la Cina sarebbe felice di intavolare i colloqui anche il giorno successivo.” rivela Fu Cong “Ma in realtà, sappiamo che non accadrà. Il vero scopo è quello di sbarazzarsi di tutte le restrizioni – continua Cong – e avere campo libero per prevalere militarmente su qualsiasi avversario, reale o immaginario che sia”.
Il tutto è stato avallato anche da Zhao Lijian, vicedirettore del dipartimento informazioni del Ministero degli affari esteri cinese: “Gli Stati Uniti non possono ingannare nessuno e la comunità internazionale ne è al corrente.” Zhao rilancia avanzando l’idea di coinvolgere le altre potenze nucleari a prendere parte ai colloqui sul disarmo nucleare.
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