Il momento del Pescara Calcio in Serie B è molto negativo. Il ritorno in campo, dopo la sosta forzata del lockdown per l’arrivo del Coronavirus, non ha portato i risultati sperati: sono arrivati sei punti in sei partite, frutto di una vittoria, tre pareggi e due sconfitte. Le prestazioni balbettanti hanno risucchiato i biancazzurri in piena zona playout in virtù dei 41 punti racimolati in tutto il campionato. Attualmente, infatti, il Pescara occupa la quattordicesima posizione ma il Perugia sedicesimo, detentore dell’ultimo posto disponibile per la partita da dentro o fuori che potrebbe portare alla retrocessione in Serie C, ha gli stessi punti. Ovviamente, mancano ancora diverse partite ed il trend potrebbe essere invertito, così come sperano i tifosi. Gli stessi, però, possono esultare: il club sembra aver preso Alessandro Arlotti, giovane stella del Monaco.
Arlotti, una stellina a Pescara?
Una giovane stellina alla corte di Daniele Sebastiani. Il Pescara ha messo le mani su Alessandro Arlotti, giovane seconda punta classe 2002 che arriverà dal Monaco a parametro zero. Secondo quanto riportato dal noto giornalista Nicoloò Schira, il club abruzzese ha bruciato la concorrenza di Brescia, Bologna e Sampdoria assicurandosi il calciatore francese, nato a Nizza, dal passaporto italiano. Un amore, quello per l’Italia, che lo ha portato a giocare con le rappresentative giovanili della Nazionale azzurra. La scelta, in terra transalpina, generò diverse polemiche. France Football scrisse in tono ironico:
“C’è solo da sperare che Arlotti non segni il gol vittorioso della Squadra Azzurra nella finale di Coppa del Mondo contro la Francia da qui a un decennio”.
Il giovane : “Fui felice nella finale Mondiale del 2006”
Ecco le parole di Alessandro Arlotti, giocatore francese dal cuore italiano, rilasciate la sito ufficiale del Monaco diverso tempo fa:
“Finale del 2006? Sì, la ricordo anche se ero piccolo. Tutti mi sono saltati davanti, non potevo vedere la televisione. Ho l’immagine di tutti felici e così lo ero anch’io. Dopo i miei primi tre anni al club La Turbie, c’è stato un allenatore del Monaco che mi ha chiesto di entrare nel club all’età di sette anni. È stato fatto tutto naturalmente, normalmente sarebbe stato necessario fare dei provini, ma l’allenatore mi ha detto che se avessi accettato di venire, non dovevo superare i test. Non ho esitato, è stato un sogno per me”.
Ora è pronto a giocare nella sua amata Italia. Con la maglia di un Pescara che continua a lottare per rimanere in Serie B…
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