Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Nello scorso numero siamo stati a Milano per occuparci dell’indimenticabile Franca Valeri. Ora prendiamo il nostro aereo e andiamo in Austria per parlarvi di una donna che ha segnato lo stille della narrazione moderna legandola alla psicanalisi. Una donna forse scomparsa troppo presto a causa di un banale incidente: Ingeborg Bachmann

Ingeborg Bachmann, tra racconti e poesie

Dopo aver cominciato come redattrice radiofonica Ingeborg Bachmann si avvicina alla letteratura grazie al famoso Gruppo 47 di Vienna fino a diventare una delle stelle della cultura tedesca. La sua prima opera importante fu per l’appunto un radiodramma dal titolo “Le cicale”. Il suo talento creativo venne definitivamente alla luce grazie alle sue poesie e i suoi racconti tanto da essere premiata dalla sua Austria con il Premio nazionale austriaco per la Letteratura. La Bachmann è entrata definitivamente nella storia della letteratura mondiale grazie alla sua trilogia di romanzi intitolata “Cause di morte”. Se ne è andata troppo presto a soli 47 anni a causa di danni renali dovuti ad un banale incidente domestico nella sua villa di Roma.

Intervista a Ingeborg Bachmann

Malina, la biografia immaginaria

Malina” è il primo è unico terminato dei tre romanzi che compongono la trilogia di “Cause di Morte”. Si tratta di un romanzo definito da Ingeborg Bachmann come la sua biografia immaginaria in cui la protagonista è una misteriosa narratrice con il nome di Io.  Si tratta di un vero e proprio capolavoro sia dal punto di vista stilistico che psicologico. Quanto allo stile la Bachmann combina molti metodi sperimentali del romanzo moderno servendosi, ad esempio, di monologhi interiori, linguaggio onirico e note musicali.  Dal punto di vista psicanalitico la Bachmann prende un personaggio complesso come quello della narratrice e lo sdoppia in tre differenti personalità tra cui quella dominante di Malina che da il titolo al romanzo. Di particolare importanza è il capitolo “Il terzo uomo” ricco di linguaggio onirico. Attraverso di esso la Bachmann narra l’origine della prevaricazione dell’uomo sulla donna.