Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha diffuso la lista con i nomi delle città in corsa per il titolo di Capitale della Cultura 2022. Entro il 12 ottobre la commissione definirà la lista delle dieci finaliste. Successivamente la procedura di valutazione si concluderà entro il 12 novembre 2020.

Le 28 città candidate in ordine alfabetico sono: Ancona, Arezzo, Arpino, Bari, Carbonia, Castellammare di Stabia, Cerveteri, Fano, Isernia, L’Aquila, Modica, Molfetta, Padula, Palma di Montechiaro. E ancora Pieve di Soligo, Pisa, Procida, San Severo, Scicli, Taranto, Trani, Trapani, Tropea, Venosa, Verbania, Verona, Vigevano, Volterra.

Città della Cultura, Matera Capitale Italiana della Cultura 2019 - Photo credits: wired.it
Matera Capitale Italiana della Cultura 2019 – Photo credits: wired.it

Città della Cultura 2022, valorizzazione e promozione

Dal 2015 la selezione della Capitale Italiana della Cultura viene fatta valutando il miglior progetto culturale. La giuria esaminatrice è composta da sette esperti del settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale. L’obiettivo è quello di premiare l’idea più innovativa nonché inclusiva e mirata alla crescita.

La città vincitrice riceve infatti un fondo di 1.000.000 di euro per la realizzazione del progetto proposto. Inoltre, grazie a questa opportunità il territorio gode di un incremento del turismo e ancora diventa un polo d’attrazione per iniziative orientate alla crescita. A tal proposito il ministro Dario Franceschini ha dichiarato:

In tutte le sue edizioni la Capitale della Cultura ha innescato meccanismi virtuosi tra le realtà economiche e sociali dei territori.

Città della Cultura, Parma Capitale Italiana della Cultura 2020-20201 - Photo credits: siviaggia.it
Parma Capitale Italiana della Cultura 2020-20201 – Photo credits: siviaggia.it

Parma 2021, Bergamo e Brescia 2023

Il Decreto Rilancio approvato dal Governo, ha stabilito la riconferma di Parma per il 2021. La città aveva pianificato un fitto programma per il 2020. Erano già state registrate molte prenotazioni per i vari eventi, annullati o rimandati in seguito alla pandemia. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna ha dichiarato:

È una grande opportunità per la città e per tutto il territorio emiliano-romagnolo: utilizzeremo questo periodo per rendere questo evento ancora più speciale.

Per il 2023 il Ministero ha già reso nota la scelta di Bergamo e Brescia, anche loro comprese all’interno del Decreto Rilancio. Poiché fortemente segnate dal periodo di pandemia, non dovranno partecipare al bando. In tal modo le due città avranno l’opportunità di affrontare insieme la fase di ripresa.

di Flavia Sciortino

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