Lo stop forzato per via dell’emergenza sanitaria ha fatto riflettere molto anche il mondo dello sport. Il beach volley italiano, oltremodo penalizzato dalla pandemia prima e dalle misure restrittive poi, si è unito dando vita all’AIBVC. L’Associazione Italiana Beach Volley Club ha come scopo principale quello di dare la possibilità a chiunque voglia praticare la disciplina di scendere in campo in campionati di ogni livello. Scopriamo insieme tutti i dettagli dell’iniziativa attraverso le parole di Dionisio Lequaglie.
AIBVC: l’obiettivo dell’associazione
Trentacinque società si sono riunite dando vita all’AIBVC, associazione ufficiale di categoria che collabora con l’Ente di promozione sportiva Asi. Il presidente dell’Associazione Italiana Beach Volley Club è Dionisio Lequaglie, uno dei fondatori del beach italiano nonché direttore tecnico della iBeach a Roma Nord a cui collabora anche Daniele Lupo. I consiglieri, eletti giovedì 13 agosto, sono Lucio Dattaro, Thomas Casali, Gianni Mascagna, Eugenio Amore, Paolo Ficosecco, Luca Tomassi, Gianluca Casadei, Andrea Raffaelli ed Emilio Marco Negri. “Durante il lockdown l’idea è nata scambiando impressioni su quello che stava succedendo” racconta Lequaglie a La Gazzetta dello Sport, “devo dire la verità, ero forse il più scettico sulla possibilità di creare un’organizzazione ma, di fronte alla sensazione di essere lasciati a noi stessi ci siamo detti che era il momento di smettere di lamentarci e fare qualcosa di pratico“.
Così è nata quest’associazione che vuole organizzare campionati a squadra e a coppie giovanili e senior per tutto l’anno. “La nostra è un’iniziativa indipendente ma non è un’iniziativa fatta in contrapposizione a nessuno” dice Lequaglie spiegando quali siano i rapporti con la Federazione, “noi lavoriamo con un ente di promozione di cui di fatto abbiamo creato il settore beach. Ai nostri campionati possono partecipare tutti. La Federazione può porre veti ai suoi tesserati o limitazioni ma non c’è motivo perché avvenga. Ci auguriamo che in un futuro con la Federazione si possa instaurare una proficua collaborazione ma la nostra iniziativa è nata dalla necessità di società che ormai sono piccole imprese di assicurare un’attività che copra 365 giorni l’anno. La Federazione allo stato attuale di fatto organizza solo un’attività estiva. Alla peggio spero che la nostra attività costituisca uno stimolo ad innalzare il livello generale“.
Nuove possibilità anche per i giovani
Una grande opportunità non solo per le coppie che già competono insieme ma anche per i giovanissimi. “Allo stato attuale a un ragazzo di 13-14 anni che mi chiede di fare beach io non posso offrire se non qualche manifestazione a livello locale, non un’attività organizzata tutto l’anno e questo non è più accettabile. In altri paesi l’attività invernale è una realtà e i risultati si vedono” sottolinea Laquaglie a La Gazzetta dello Sport. “Dunque campionati a tutti i livelli? Sì il progetto è quello (da ottobre è già in programma un campionato di società con fase regionale, interregionale e finale Under 17, Under 20 e Amatori Over 45 e 35, ndr). Già da diverse settimane una commissione sta lavorando a regolamenti e organizzazione” ha aggiunto il presidente dell’AIBVC.
“L’obiettivo è arrivare a organizzare anche circuiti per le coppie di alto livello, vedremo se saremo bravi a reperire risorse per i montepremi. L’obiettivo, mi ripeto, è creare un movimento che funzioni tutto l’anno in modo da permettere a chi si vuole dedicare solamente al beach di crescere e potersi testare su livelli più alti come è d’altronde in altre Nazioni e come chiede l’evoluzione di uno sport dove ormai gli atleti più forti sono quelli che si dedicano solo al beach non quelli che vengono dall’indoor. Questo non esclude che sarebbe bello avere una collaborazione con l’indoor che sarebbe benefica per entrambi gli sport. Ma oramai è importante che il beach investa su un movimento che permetta attività tutto l’anno” ribadisce in conclusione Lequaglie.
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