Ignazio Silone, il cui vero nome era Secondo Tranquilli, era nato a Pescina il 1 maggio del 1900. Da piccolo perse cinque fratelli e il padre nel terribile sisma che colpì la Marsica, nel 1915. Orfano, a 14 anni, interruppe i suoi studi, dedicandosi anima e corpo alla politica. Andò a vivere nel quartiere più povero della sua città, aderendo così alla Lega dei contadini, gruppo rivoluzionario.

Ignazio Silone, il percorso e l’impegno politico

Ignazio Silone era fondamentalmente un idealista ed era particolarmente vicino ai deboli della società e a quelli che potessero essere considerati gli ultimi della terra. Durante lo scoppio del primo conflitto mondiale, si oppose allo stesso con forza e veemenza, e alla fine del conflitto, trasferitosi a Roma, aderì alla Gioventù Socialista, in opposizione al fascismo.

Ignazio Silone, web
Ignazio Silone, web

La fondazione e la fuoriuscita dal Partito Comunista Italiano

Nel 1921 prese parte alla fondazione del Partito Comunista Italiano. Dopo un anno Silone divenne il direttore del giornale romano L’Avanguardia, e di quello di Trieste, dal nome Il Lavoratore. Molto stretta, in quegli anni, fu la sua collaborazione con Gramsci. La repulsione che però negli anni a seguire maturò nei riguardi di Stalin, lo indussero, nel 1930 ad uscire dal Partito Comunista.

Questa scelta si tradusse, per Ignazio Silone, per la perdita i tutti gli amici di fede comunista che gli voltarono clamorosamente le spalle e che non vollero più saperne di lui.

Ignazio Silone e la sua fervida opera scrittoria

La crisi politica portò però a Silone la maggiore ispirazione letteraria della sua vita. Fu in questi anni infatti che scrisse la sua opera maggiore, “Fontamara”. negli anni a seguire, “Vino e pane”. Si tratta del periodo in cui è rifugiato in Svizzera, per fare rientro a Roma solo dopo la fine del secondo conflitto mondiale, per aderire così al Partito Socialista.

Sono gli anni della intensa attività scrittoria in cui dirisse anche L’Avanti e fonda Europa Socialista. Si spense in una clinica di Ginevra, il 22 agosto del 1978, per poi essere sepolto a Pescina dei Marsi, la sua città natale, ai piedi del campanile di San Bernardo.