Alexandre Dumas, chi è: il noto scrittore e drammaturgo francese è stato un grande amico di Giuseppe Garibaldi, affiancato nella Spedizione dei mille.

Non un semplice doodle ma uno “slideshow” in omaggio ad Alexandre Dumas. Così Google ricorda lo scrittore nel giorno in cui, nel lontano 1884, il giornale parigino Les Journal des Débats pubblicò la prima “puntata” del romanzo “Il Conte di Montecristo”apparso in serie fino al 1886.

Ed è proprio uno dei romanzi più famosi dell’autore francese a essere rievocato, anche se non è il suo unico capolavoro. Ne Il Conte di Montecristo riesca mettere insieme il dramma, la vendetta, la giustizia, ma soprattutto il perdono, donando il giusto spazio alla narrazione storica.

Di Dumas, che ebbe anche un figlio col suo stesso nome, va ricordata per esempio anche la trilogia dei moschettieri (I tre moschettieri, Vent’anni dopo e Il visconte di Bragelonne) famosi e amati tanto da sbarcare anche al cinema e in tv.

Figlio di un generale della Rivoluzione francese, Thomas Alexandre Davy de La Pailleterie, era noto in Francia come il “Général Dumas“. 

Per un quarto africano, in quanto il padre era nato da un marchese francese e una schiava africana di Haiti. Dal carattere fiero e coraggioso, il generale Thomas ripudiò il padre e assunse il cognome della madre (Du-mas, infatti).

Descrivere Alexandre Dumas in poche righe è decisamente riduttivo, tenendo conto della vastità delle sue opere e dell’enormità della sua vita. Scrittore, drammaturgo, genio, e chi più ne ha più ne metta, Dumas ha vissuto una vita al limite, spinto dalla sua creatività, curiosità e quel pizzico di follia che non guasta mai. Vi basti pensare che nel 1860 decise di realizzare “Il grande viaggio di Ulisse”, iniziando una crociera nel mar Mediterraneo; saputo però che Giuseppe Garibaldi era partito per la nota “Spedizione dei mille”, lo raggiunse, e nel contempo gli portò armi, munizioni e le famose giubbe rosse. Al fianco di Garibaldi assistette alla nota battaglia di Calatafimi, descritta ne “I garibaldini”, ma anche all’ingresso in quel di Napoli.

Dumas è stato anche membro della Massoneria nella Loggia napoletana “Fede italica” e venne poi nominato dal generale italiano “Direttore degli scavi e dei musei” di Napoli, carica ricoperta per tre anni, dal 1861 al 1864, fino a che decise di fare ritorno a Parigi; nello stesso periodo, inoltre, fondò il giornale garibaldino L’Indipendente, in stampa fino al 1876