Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) aveva comunicato una scoperta che ha fatto il giro del web e del mondo. La quercetina – una sostanza naturale contenuta in particolare nei capperi, nel sedano, nell’uva rossa, nei mirtilli e nelle cipolle rosse – avrebbe un potere di contrasto contro il Covid-19: si tratta di una bufala? I biologi hanno avanzato alcune ipotesi.
Quercetina anti-Covid: è una bufala?
La quercetina – secondo una scoperta dei ricercatori del Cnr – avrebbe un potere curativo contro il Covid-19: secondo i biologi, però, si tratta di una bufala. Questa sostanza – ha spiegato uno dei pionieri della scoperta – “si lega esattamente nel sito attivo della proteina 3CLpro, impedendole di svolgere correttamente la sua funzione”. La quercetina, pur non essendo ancora riconosciuta come un farmaco, era già nota prima della ricerca per alcune sue proprietà originali. Per esempio, “è presente in abbondanza in vegetali comuni ed è ottima come anti-ossidante, anti-infiammatorio, anti-allergico, anti-proliferativo”.
A frenare l’entusiasmo verso questa molecola che parrebbe inibire il virus sarebbe stato il biologo Enrico Bucci, docente negli Usa alla Temple University di Phiiladelphia. Con un post reso pubblico sui social, infatti, l’esperto ha battezzato la quercetina come “un composto insolubile e di scarso assorbimento da parte dell’organismo, senza nessuna attività specifica provata contro alcunché, riproposto ogni volta contro l’ennesima malattia emergente per raccattare un po’ di soldi da parte di venditori di integratori senza scrupoli”. E conclude: “Per fortuna c’è chi non si fa abbindolare”. Sarà davvero una bufala?