Le terme Antoniniane edificate tra il 212 e il 216 per volere dell’Imperatore Caracalla e ultimate dall‘imperatore Alessandro Severo, sorgono sul tratto iniziale di Via Appia. L’Imperatore Caracalla, per la loro costruzione scelse una posizione strategica, questo per renderle visibili a chiunque fosse entrato a Roma. Le terme di Caracalla furono il complesso termale più grande nella Roma imperiale. Lo scrittore romano Polemio Silvio nel V secolo, le elencava tra le sette meraviglie di Roma per la ricchezza delle decorazioni e delle opere.
Per la loro grandezza potevano ospitare ogni giorno migliaia di persone. Le terme nella Roma antica erano edifici pubblici. Un censimento del I secolo ne contò più di 170 dislocate nelle varie parti della città. Queste avevano un ruolo fondamentale nella società ed oltre ad essere luoghi di benessere erano ritrovi per socializzare. Le terme, oltre ai bagni erano spesso dotate di giardini, spogliatoi, palestre e biblioteche oltre che di locali adibiti ad esercizi commerciali.
La struttura delle terme di Caracalla
L’enorme struttura delle terme di Caracalla è a pianta quadrangolare e misura 140 metri di lunghezza e 406 di larghezza. Il Calidarium (bagni d’acqua calda) sporgeva dalla struttura principale. Dotato di grandi finestre, era posto sul lato sud per sfruttare al massimo l’esposizione solare. Per il funzionamento delle terme occorrevano circa 80.000 litri d’acqua, questi venivano assicurati da una fitta rete di collegamenti con l’acquedotto romano dell’Acqua Marcia.
Il percorso delle terme iniziava col Calidarium (vasche d’acqua calda), collegato al Tiepidarium(vasche d’acqua tiepida) al quale seguiva il Frigidarium((vasche d’acqua fredda). Il passaggio finale prevedeva una nuotata nella Natatio (piscina all’aperto). Il corpo centrale della struttura si articolava su quattro piani di cui due fuori terra e due sotto. I due piani interrati erano destinati alle attività di funzionamento delle terme. Il piano basso serviva per lo smaltimento delle acque, quello alto era destinato al deposito del legname e al riscaldamento delle acque.
Gli scavi e i reperti
In uno dei piani inferiore era posizionato un Mitreo, centro di culto e di incontro per i suoi seguaci, scoperto 1938 è uno tra i più grandi a Roma. Alcune città e musei ospitano vari reperti. Tra queste ci sono tre gigantesche sculture Farnesi : Il Toro, la Flora e l‘Ercole, oggi custodite nel Museo archeologico nazionale di Napoli. Il mosaico policromo rinvenuto nel 1824 è custodito nei musei Vaticani insieme ad alcune vasche anch’esse appartenute al complesso termale
Altre opere sono diventate monumenti cittadini. Un esempio è la colonna della Giustizia, in piazza Santa Trinità a Firenze. Questa proviene dalla Natatio delle terme di Caracalla. La colonna fu donata a Colosimo de’ Medici da papa Pio IV. Dal 1937 la parte centrale delle terme è sede di concerti e rappresentazioni teatrali con una platea di 3.500 posti. Le terme di Caracalla offrono uno scenario capace di trasportare il visitatore in un affascinante viaggio nella Roma imperiale.
di Loretta Meloni