Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Nella puntata di oggi prendiamo il nostro aereo e voliamo in Francia per raggiungere per Cannes. In questa puntata parleremo di un documentario che ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes diventando poi il film di genere più visto al cinema. Abbiamo dedicato questa puntata al controverso documentario di Michael Moore “Fahrenheit 9/11”
Fahrenheit 9/11, quale verità sull’11 settembre
Quando uscì nel 2004 “Fahrenheit 9/11” lasciò il segno nella coscienze di tutto il mondo. Il racconto incredibile degli oscuri legami tra i Bush e Bin Laden sullo sfondo dell’11 settembre e della successiva guerra in Iraq in maniera forte e cruda conquistò un vasto pubblico. Diventò così il documentario più visto al mondo con ben 222 milioni di dollari incassati nel mondo. Eppure Moore non era nuovo a documentari taglienti e travolgenti dimostrando tutta la sua bravura già con “Bowling for Columbine”.
Questa volta però Moore aveva scelto un tema più caldo ed internazionale arrivando ad un incredibile conclusione già dopo la prima ora di pellicola che scorre via con piglio deciso e baldanzoso. Il resto è solo un reportage inedito che non lesina di crudi particolari tanto far risultare questo documentario altamente devastante.
Moore e Cannes
Nel 2004 “Fahrenheit 9/11” vinse la Palma d’oro al Festival di Cannes con la giuria presieduta da Quentin Tarantino. Questi dopo aver visto un piccolo capolavoro come “Old Boy” di Park Chan-wook aveva dichiarato: “È il film che avrei voluto fare”. Invece alla fine trionfò Moore forse non senza qualche spinta produttiva visto che tra i produttori esecutivi figura il famigerato Harvey Weinstein, già famoso per il caso “Shakespeare in love”. Questo ovviamente provocò non poche critiche.
Molte personalità pubbliche americane, come il famoso giornalista Christopher Hitchens, attaccarono duramente questa pellicola. Questi, infatti, pubblicò insieme al giudice Dave Kopel una serie di articoli indicando errori ed inesattezze del film. Moore dal canto suo rispose pubblicando una lista in cui le informazioni contenute nel suo documentario sono associate a documenti della Commissione d’indagine sull’11 settembre. Una lista che però non va a confutare le accuse di Hitchens e Kopel.
Stefano Delle Cave