Alfred Dreyfus (Mulhouse 9 ottobre 1859Parigi 12 luglio 1935) di origine ebrea fu un militare francese. Il 22 dicembre 1894 il Capitano di stato Maggiore Alfred Dreyfus ricevette l’accusa di alto tradimento. Il caso entrò nella storia per esser stato un grande inganno. Alfred, figlio di un industriale ebreo, nacque a Mulhouse, Alsazia, regione orientale della Francia.

Nel 1871 persa la guerra Franco-Prussiana, la Francia visse vari anni dilaniata dai contrasti tra repubblicani e monarchici, e la Germania annesse al suo impero l’Alsazia. La famiglia Dreyfus si rifugiò a Parigi, scegliendo la nazionalità francese. Alfred con la volontà di intraprendere la carriera militare, frequentò due istituti per la formazione degli ufficiali delle forze armate francesi. Nel 1880 Alfred sposò Lucie Hadamard, dalla quale ebbe due figli : Pierre e Jeanne.

Immagine di Alfred Dreyfus
Immagine di Alfred Dreyfus photo credit :Web

Alfred Dreyfus: il caso

Il 26 dicembre 1894 scoppiò il “caso Dreyfus” accusato e condannato per alto tradimento. Il fatto avvenne per il ritrovamento da parte del controspionaggio francese, di un bordereau (una nota), indirizzata ad un ufficiale tedesco. La nota riportava alcune importanti informazioni militari. Tra gli ufficiali sospettati emerse il nome di Dreyfus, la cui grafia somigliava leggermente a quella del bordereau. Il 15 ottobre 1894 Alfred venne arrestato e trasferito in carcere, e a distanza di qualche mese, degradato e confinato nell‘Isola del Diavolo, nella Guyana francese.

L’evento ebbe grande risonanza nel paese e fuori, per le labili prove a carico di Dreyfus. L’opinione pubblica si spaccò in due: i pro e i contro-Dreyfus. Le indagini del controspionaggio ripartirono e nel maggio 1896 una svolta portò ai clamori della stampa il caso. Questa avvenne grazie all’impegno del colonnello George Piquard, nuovo capo dell’ufficio informazioni dello Stato Maggiore. Piquard presentò una relazione ai suoi superiori nella quale dimostrava l’innocenza di Dreyfus e accusava del fatto il Maggiore Ferdinand Walsin-Esterhazy.

Pagina di giornale scritta da Zola in difesa di Alfred Dreyfus
Pagina di giornale dell’epoca scritta da Emile Zola in difesa di Alfred Dreyfus photo credit:Web

“J’accuse… !” di Emile Zola

Uno dei primi a schierarsi a favore dell’innocenza di Dreyfus fu Bernard Lazare, giornalista e critico letterario. La convinzione di un complotto cominciò ad assumere grande rilevanza e ancor di più con la pubblicazione del Pamphlet (articolo dal tono polemico e di denuncia), intitolato ” L’Affare Dreyfus. Une erreur judiciaire“. L’articolo portò Piquard all’arresto per ordine dello stato Maggiore, ed Esterhazy risultò scagionato da ogni accusa. A quel punto nel paese nacque una vera e propria campagna innocentista supportata da molti intellettuali tra cui: Octave Mirbeau ed Émile Zola. Quest’ultimo il 13 gennaio 1898 pubblicò sulla rivista “Aurore” una lettera al Presidente della Repubblica Felix Faure, intitolata “J’accuse…!“.

La lettera valse a Zola un’accusa per vilipendio delle forze armate. Nel 1898 grazie all’azione del ministro della guerra Cavaignac, il colonnello Hubert Joseph Herry, confessò di essere l’autore del bordereau. L’assurda condanna ai danni di Dreyfus venne nuovamente confermata, e il militare francese dietro consiglio dei suoi avvocati fu costretto a chiedere la grazia . Ricevuta dal Presidente della repubblica Emile Loubet nel settembre 1899, Dreyfus fu pian piano riabilitato e prese parte ad alcune campagne militari della guerra mondiale. Émile Zola e Piquard beneficiarono dell’amministia nel 1900. Dreyfus fu insignito della decorazione di Ufficiale della Legion d’Onore nel 1908. Alfred Dreyfus morì a Parigi il 12 luglio 1935.

di Loretta Meloni

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