Compie oggi 33 anni uno dei più solidi playmaker della NBA, Mike Conley. PG ormai esperta, adesso in forza agli Utah Jazz, è stato uno dei principali artefici dei sorprendenti Memphis Grizzlies del “Grit & Grind” visti tra il 2011 e il 2017. Ripercorriamo insieme la carriera da lui vissuta in NBA finora e le prospettive future.
I tempi del “Grit & Grind” a Memphis
Selezionato al draft 2006-2007 alla numero 4 dai Memphis Grizzlies, Mike Conley dimostrò fin dal suo primo anno NBA da rookie di essere un giocatore piuttosto solido e utile alla causa del team. Chiuse infatti il suo primo anno con ben 9,4 punti, 4,2 assist e 2,6 rimbalzi di media a partita. La vera svolta però nella sua carriera ed in generale per i Grizzlies arrivò nel 2011. È proprio durante questa stagione infatti che nasce la leggenda del “Grit & Grind” in quel di Memphis. Grazie a questo particolare modo di giocare, che si fonda principalmente sull’applicazione difensiva e sul post-basso, i Grizzlies riuscirono a sconfiggere al primo turno dei playoff 2011 i ben più quotati San Antonio Spurs. Per i successivi 6/7 anni sono rimasti sempre ai vertici della difficilissima Western Conference senza però mai riuscire a conquistare alcun titolo. Tra le personalità di spicco presenti nel roster del team proveniente dal Tennessee tra il 2011 e il 2017 ricordiamo Zach Randolph (capitano e guida del mantra “Grit & Grind”), Marc Gasol (probabilmente il miglior centro della lega in quegli anni) e, per l’appunto, Mike Conley. Proprio grazie alle sue prestazioni e alla sua solidità fu stato il primo a firmare un contratto super-max da 152 milioni totali nel 2016. A causa dei frequenti infortuni e della volontà di smantellare il team Memphis ha deciso di scambiarlo nella stagione 2019-2020.
Mike Conley tra presente e futuro
La lunga carriera in maglia Grizzlies di Mike Conley si è conclusa ufficialmente il 6 Luglio 2019. In quel giorno è infatti approdato agli Utah Jazz in uno scambio che ha visto fare il percorso inverso a Kyle Korver, Jae Crowder e Grayson Allen. Memphis nello scambio si è inoltre accaparrata i diritti sulle prestazioni di Darius Bazley e una prima scelta protetta. Nel corso della stagione che sta per terminare ha giocato 41 partite con una media a partita di 14,4 punti, 3,2 rimbalzi e 4,4 assist. Ha in questo senso un pò deluso le aspettative della dirigenza e e dei tifosi Jazz. Questi credevano infatti potesse essere la tanto agognata terza punta che avrebbe fatto fare al loro team il definitivo salto di qualità. La colpa di questo semi-fallimento va però attribuita anche ai tanti infortuni che lo hanno falcidiato in carriera, non ultimo il problema al bicipite femorale sinistro occorso nello scorso dicembre. Il contratto di Conley coi Jazz scadrà tra qualche giorno (17 ottobre). Si tratta però di un contratto con player option. Per questo si pensa possa decidere di rinnovare per un altro anno con Utah per poi testare la free agency direttamente nel 2021.
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