Mata Hari, pseudonimo di Margaretha Geertruida Zelle, nasce a nord dei Paesi Bassi nel 1876. E’ stata una danzatrice e agente segreto olandese, condannata per la sua attività di spionaggio durante la Prima Guerra Mondiale. Coraggiosa, brillante e con un aspetto esotico che spiccava tra la pelle chiara e i capelli biondi delle altre donne olandesi. 

Da giovane, dopo un matrimonio finito male, si trasferisce a Parigi. Fece la modella, la cavallerizza e si improvvisa danzatrice, sfruttando l’interesse e il successo delle danze esotiche presso il pubblico francese. Divenne, ai primi del Novecento, una star internazionale, che fece perdere la testa agli uomini di tutta Europa.

Mata Hari - Photo Credits: web
Mata Hari – Photo Credits: web

L’infanzia di Margaretha

Dopo la morte della madre, questa quattordicenne viziata e sessualmente precoce, fu mandata in una scuola per diventare insegnante. Fu espulsa un paio d’anni dopo per aver avuto una relazione con il preside. Andò quindi a vivere con il padrino all’Aia.

A 18 anni, annoiata, infelice e smaniosa di avventure, Margaretha rispose a un annuncio pubblicato sul giornale di un ufficiale che ricercava una donna “affabile e generosa”. Si sposarono, ma poco dopo arrivò la separazione e il divorzio.

Mata Hari e suo marito Rudolph Mac Leod - Photo Credits: web
Mata Hari e suo marito Rudolph Mac Leod – Photo Credits: web

La sua rinascita parigina

Dopo il divorzio, la giovane olandese visse una profonda e decisiva trasformazione. Fu così che nel 1905 divenne una danzatrice esotica di nome Mata Hari, in malese “alba”. Vestita di abiti trasparenti, con un reggiseno tempestato di pietre preziose, si esibì in danze assolutamente inedite. Dando vita a quello che oggi viene chiamato burlesque.

In qualsiasi altra circostanza sarebbe stata arrestata per indecenza, ma Margaretha Zelle aveva pianificato attentamente la sua performance. All’inizio di ogni spettacolo, raccontava che si trattava di danze sacre apprese nei templi indiani. Attraverso movimenti sensuali e del tutto erotici, divenne in poco tempo la donna più affascinante e desiderabile di Parigi. 

Mata Hari durante i suoi spettacoli - Photo Credits: web
Mata Hari durante i suoi spettacoli – Photo Credits: web

Il fascino della spia

Lo scoppio della Prima guerra mondiale non modificò il suo stile di vita sfarzoso, tanto che il mondo del controspionaggio le mise gli occhi addosso. Mata Hari, da sempre considerata una donna seduttiva e subdola, era capace di carpire i segreti più nascosti degli uomini, che cadevano letteralmente ai suoi piedi.

E’ per questo il personaggio ideale per un doppiogioco fra Francia e Germania, assoldata contemporaneamente dai due servizi segreti. La donna divise la ribalta dello spionaggio insieme ad un’altra affascinate spia Anne Marie Lesser, alias “Fraulein Doktor”.

Mata Hari- Photo Credits: web
Mata Hari- Photo Credits: web

Mata Hari al processo

Ovviamente questo sistema doppiogiochista le giocò uno spiacevole destino. In quel terribile 1917, l’esercito francese minato dalle diserzioni sullo Chemin des Dames, fece diventare Mata Hari un “nemico interno” da eliminare. Colpevole o meno di tradimento, il processo servì allo stato maggiore per rinsaldare il fronte interno, cancellando i dubbi sulla credibilità del servizio informazioni di Parigi. 

Fu fucilata, per tradimento, nei pressi di Parigi il giorno 15 ottobre 1917. Al momento della morte fu comunque a suo modo eroica, fredda e sprezzante del pericolo. Le cronache infatti riportano che, oltre a dichiararsi sempre innocente, rivolgesse baci ai soldati incaricati di spararle contro.

Federica Minicozzi