Dopo la sfilza di bonus riconosciuti per sostenere imprese, famiglie e lavoratori, a causa del perdurare del Coronavirus, che sta avendo un notevole impatto sull’economia del Paese, si aggiunge un’altra interessante agevolazione per i ristoratori: il Bonus ristoranti 2020. 

L’incentivo, in particolare, è stato riconosciuto recentemente dal D.L. n. 104/2020 (cd. “Decreto Agosto”), convertito con modificazioni in L. n. 126/2020, il quale all’art. 58 introduce un “Fondo per la filiera della ristorazione”. La notizia ancora più bella è che il Bonus è stato esteso, ampliando la platea dei beneficiari, con l’introduzione di 3 nuovi codici Ateco che possono accedere al contributo a fondo perduto.

È indubbio che il settore della ristorazione abbia subito un contraccolpo economico dovuto dal lockdown. Pertanto, con il predetto Fondo, che prevede una dotazione finanziaria pari a 600 milioni di euro per l’anno 2020, il Governo ha pensato di sostenere la ripresa e la continuità dell’attività degli esercizi di ristorazione ed evitare gli sprechi alimentari.

Ma in cosa consiste il Fondo? A chi spetta il “bonus ristorazione”? Sono previsti limiti di fatturato o condizioni da rispettare? Il bonus spetta d’ufficio? E in caso negativo, quando e come fare domanda? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul “bonus ristoranti 2020” e le ultime novità inserite in sede di conversione del decreto legge in legge dello Stato italiano.

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quartidell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019.

Il predetto contributo, tra l’altro, spetta, anche in assenza dei predetti requisiti economici, ai soggetti che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019.

I fini fiscali, il contributo:

  • non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi;
  • non rileva ai fini del rapporto di cui agli artt 61 e 109, co. 5 del TUIR;
  • non concorre alla formazione del valore della produzione netta, di cui al D.Lgs. n. 446/1997 15 dicembre 1997.

L’erogazione del contributo, inoltre, viene effettuata nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis.

L’art. 58 del decreto Agosto aveva appunto istituito l’erogazione del contributo a tre codici Ateco, in particolare:

  • 56.10.11: ristorazione con somministrazione,
  • 56.29.10: mense,
  • 56.29.20: catering continuativo su base contrattuale.

I nuovi beneficiari del Bonus ristoranti 2020

Il Decreto Agosto convertito in legge ha recepito l’emendamento che ha di fatti esteso il contributo, ampliando le categoria di beneficiari, con l’aggiunta di ulteriori 3 codici Ateco:

  • 56.10.12: attività di ristorazione connesse alle aziende agricole,
  • 56.21.00: catering per eventi, banqueting,
  • 55.10.00: alberghi, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo.

Le attività inserite in questi 6 codici Ateco possono accedere alla domanda di contributo a fondo perduto per la ristorazione.