“Mio fratello è figlio unico” è un film di Daniele Luchetti del 2007. Al centro della storia il rapporto di amore e odio tra due fratelli interpretati da Riccardo Scamarcio ed Elio Germano. Un rapporto raccontato in chiave sociale e politica sullo sfondo dell’Italia degli anni 60-80′
Mio fratello è figlio unico e la politica
Intitolato come l’omonima canzone di Rino Gaetano e tratto dal romanzo di Antonio Pennacchi “Il fasciocomunista”, “Mio fratello è figlio unico” è la storia di due fratelli di cui uno fascista e l’altro comunista. Tra i due dunque si instaurerà un rapporto di amore e di odio. Si tratta di una pellicola la cui chiave di lettura non è solo politica ma che vede ance al centro della storia i rapporti umani che caratterizzano un intera famiglia segnata dai mutamenti sociali ed economici degli anni 60-70‘.
Elio Germano e Riccardo Scamarcio ben riescono ad interpretare due fratelli divisi politicamente ed inseriti in una società periferica dal chiaro tratteggio umano. Il tutto in un film che non condanna l’ideologia politica ma le demitizza con alcune sequenze controcorrente come la defascistizzazione di Beethoven al conservatorio. Un altro elemento importante è la famiglia che qui appare disagiata, realista e segnata dalle contraddizioni del suo tempo.
Alcune curiosità sul film
Nonostante fosse basato su un suo romanzo Antonio Pennacchi ha preso le distanze da “Mio fratello è figlio unico” perchè riteneva fossero state tradite le intenzioni del suo libro specie nella seconda parte del film. Nonostante questo questa pellicola è stata riconosciuta d’interesse culturale ed ha avuto molteplici riconoscimenti tra cui un David di Donatello alla migliore sceneggiatura a Daniele Luchetti, Sandro Petraglia e Stefano Rulli.
Un altro riconoscimento importante è senza dubbio il David a miglior attore ad Elio Germano per il ruolo di Accio, il personaggio più riuscito del film. Infine a dare il titolo della pellicola è una famosa omonima canzone politica di Rino Gaetano.