Paul Cézanne è uno dei pittori più importanti della storia dell’arte. Il suo passato travagliato e il suo amore per l’arte hanno reso possibile la nascita di alcune tra le più belle opere che conosciamo. Francese, ma di origini italiane, l’arte di Cézanne è considerata la cesura tra l’età moderna e contemporanea. Sebbene lavorasse proprio durante la rivoluzione impressionista, non si considerava parte del movimento, dato il suo stile fuori dagli schemi della pittura convenzionale e della prospettiva. Da sempre il suo obiettivo è quello di cogliere con una pennellata l’essenza della realtà.
Paul Cézanne nasce a Aix-en-Provence il 19 gennaio 1839. Il padre, Luigi Augusto Cesena, era italiano: membro della comunità ebraica di Cesena, si trasferisce a Aix-en-Provence per lavoro. Lì, trova lavoro e amore, dove nascerà il figlio Paul. Purtroppo Cézanne non avrà mai un buon rapporto col padre, tanto da nascondergli matrimonio e figlio. Il rapporto complicato col padre darà vita a una delle sue prime opere, un ritratto, nel quale l’artista esprime l’astio nei confronti del padre dipingendolo in pantofole e alla lettura dell’Evénement, giornale che lui disprezzava.
Paul Cézanne si trasferisce a Parigi
Nonostante il difficile rapporto col padre, che disapprova la sua vocazione artistica, Cézanne riesce comunque a ottenere il permesso per frequentare alcune tra le migliori scuole della Francia. Infatti è proprio al Collegio Bourbon che Paul Cézanne incontra lo scrittore Emile Zola, che diventerà uno dei suoi più cari amici. A 22 anni, nel 1861, il pittore ottiene il permesso di trasferirsi e studiare a Parigi. Arrivato nella ville lumière frequenta il Café Guerbois, luogo di incontro degli impressionisti.
Paul Cézanne non si è mai definito impressionista, sebbene ne fosse influenzato. Il suo stile non gli ha mai permesso di esporre, per esempio, al Salon di Parigi: nel 1882 riesce a partecipare solo grazie all’intercessione del suo amico e giurato Antoine Guillet. La sua determinazione però lo porta a fare sempre di più e a dipingere continuamente nella speranza di esporre qualche sua opera. Sfortunatamente, il suo stile veniva ritenuto troppo innovativo, e la sua intenzione di cogliere l’eterno della realtà non viene apprezzata. Inoltre, Cézanne rifiutava le regole della prospettiva, una presa di posizione troppo avanguardistica per l’epoca.
L’incontro con Hortense e gli ultimi anni
Nonostante il suo carattere burbero e permaloso, Paul Cézanne trova l’amore in una sua modella, Hortense. Hortense Fiquet è una rilegatrice, più giovane di undici anni. Cézanne cede alla sua corte e riesce, grazie al carattere mite della ragazza, a sposarla e ad avere un figlio. Il padre non approva questa relazione, e non ne è al corrente. Ma, nonostante il segreto, lo stesso Paul si fa sfuggire il dettaglio del matrimonio e Louis Auguste si infuria a tal punto da non finanziarlo più. Ma Paul Cézanne non si fa abbattere e continua a perseverare nella sua arte che, come per tutti i grandi artisti, verrà apprezzata molto più tardi.
Cézanne scopre, in tarda età, di soffrire di depressione e bipolarismo. Prende consapevolezza quindi del suo stato di malessere generale, ma sarà durante una sessione di pittura en plein air che subirà le conseguenze di un violento temporale, spegnendosi nel 1906, all’età di 67 anni. L’anno successivo gli viene dedicata una grande retrospettiva, che sconvolge giovani artisti come Picasso e Modigliani. Ad oggi è considerata il punto di partenza del cubismo. Nonostante lo scarso successo in vita, Paul Cézanne ha avuto la sua rivincita dopo la morte, diventando un artista pilastro dell’arte contemporanea.
a cura di Marianna Soru
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