La vittoria della Feature Race a Sochi ha permesso a Mick Schumacher di arrivare a un passo dal titolo in F2. Ma fioccano le proteste da parte dei team avversari per la decisione presa dai commissari di gara nei confronti del pilota tedesco e di Prema: una multa di 10.000 euro a René Rosin, reo di un comportamento potenzialmente dannoso.
Sochi: Schumacher tra vittorie e proteste
A Sochi, per la seconda volta in questa stagione, Mick Schumacher sale sul gradino più alto del podio riuscendo a lasciare indietro ancora una volta Callum Ilott e Yuki Tsunoda. Con la conquista della Feature Race ottiene i consueti 25 punti che lo avvicinano ancora di più al titolo e a un sedile (che ormai sembra più che sicuro) in Formula 1.
Non sono mancate però le proteste da parte di ART, Carlin, DAMS e Virtuosi per i provvedimenti presi contro Prema. Infatti, durante la gara del sabato René Rosin aveva fatto un cenno all’equipaggio in pit lane prima del pit stop di Schumacher. Il team principal di Prema non è una delle dodici persone consentite dal regolamento che fanno parte dello “staff operativo” della squadra. Di conseguenza, non deve influenzare attivamente ciò che sta accadendo. Un comportamento punito solo con una multa da 10.000 euro ai danni di René Rosin.
La protesta di questi quattro team non è stata presentata ufficialmente ed è proprio per questo motivo che il ricorso non è mai partito. Quindi, il verdetto resta quello deciso in pista: Schumacher conserva la vittoria e i 25 punti e si appresta a guardare già al doppio appuntamento in Bahrain con un vantaggio di 22 punti sul suo compagno di Academy.
Il provvedimento della FIA
Come di consueto, i commissari di gara hanno valutato il comportamento di Rosin come potenzialmente pericoloso e costituisce una violazione dell’articolo 12.1.1.c del Codice Sportivo Internazionale. Ma dal momento che non è stato possibile dimostrare che il gesto del numero uno di Prema abbia avuto un’influenza attiva sul lavoro ai box e, di conseguenza, anche sull’esito della gara, la FIA ha deciso di non punire direttamente Mick Schumacher. L’unico “danno” è stato di natura economica e riguardante il solo team principal.
Con una penalità di tempo ai danni di Schumacher, la gara sarebbe stata influenzata in maniera inevitabile e il giovane pilota tedesco sarebbe slittato dietro a Ilott e Tsunoda, suoi diretti rivali in campionato e forse anche loro prossimi al passaggio nella categoria regina. Una penalità che avrebbe cambiato le sorti della Feature Race e anche della classifica prima del finale di stagione.
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