L’ONU ha dato vita al primo documento ufficiale che proibisce anche soltanto la minaccia delle armi nucleari. Tuttavia, le principali potenze – come USA e Russia -, non hanno firmato.
PhotoCredit: dal web
Entra in vigore il trattato che proibisce le armi nucleari
Il numero di Paesi necessario affinché potessero essere ufficialmente vietate le armi nucleari era 50. Ora, il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha annunciato che quel numero, grazie all’Honduras, è stato raggiunto; dunque, il trattato – adottato da una conferenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il 7 luglio di tre anni fa – entrerà presto in vigore. Questo è il primo accordo che proibisce non soltanto la produzione e l’uso, ma anche i test, l’immagazzinamento, il trasferimento e la minaccia delle armi atomiche.
Le parole del segretario generale dell’ONU
Antonio Guterres ha dichiarato: “Un impegno importante verso l’eliminazione totale delle armi nucleari, che rimane la principale priorità delle Nazioni Unite in materia di disarmo”. Il presidente della commissione internazionale della Croce Rossa, Peter Maurer, ha invece commentato: “Oggi è una vittoria per l’umanità e una promessa per un futuro più sicuro“. Ovviamente, anche la International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) – la ong che nel 2017 si è aggiudicata il premio Nobel per la pace – ha voluto esprimere il proprio entusiasmo in merito a quanto accaduto.
Le principali potenze nucleari non hanno firmato
Tuttavia, c’è un problema: le principali potenze nucleari – ossia USA, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia – non hanno firmato il trattato. Gli attivisti non perdono le speranze, e non demordono; essi, infatti, sono convinti che, nonostante ciò, il provvedimento possa avere in ogni caso la giusta risonanza ed il giusto impatto su tutto il mondo.
Resta aggiornato su tutta l’Attualità di Metropolitan Magazine, e segui la pagina Facebook.