Giuseppe Conte risponde a Massimo Bottura: “Stiamo facendo di tutto ma il taglio dell’Iva è impossibile”

Durante il food festival “Cibo a Regola d’Arte” 2020 il Premier ha risposto alla lunga lettera inviata da Massimo Bottura nella quale lo chef faceva cinque precise richieste per tutelare ed aiutare gli imprenditori del Food&Beverage. Conte, in diretta streaming, ha risposto alle sollecitazioni dello chef stellato e dei ristoratori italiani.

Le richieste di Massimo Bottura al Premier

Il nuovo Dpcm entrato in vigore oggi, 6 novembre 2020, ha emanato dei provvedimenti ancora più ristrettivi diversificando le regioni italiane in tre colori in base alla diffusione dei contagi da Covid 19. Una divisione anticipata da circa una settimana, che ha provocato un’importante reazione da una delle categorie più colpite dalla pandemia: la ristorazione. Infatti, il portavoce di tale fermento è stato uno dei più celebri chef italiani, il pluristellato Massimo Bottura. Il proprietario di Osteria Francescana, qualche settimana fa, ha scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio nella quale sono indicati cinque fondamentali interventi per salvaguardare le attività ristorative italiane.

Lo chef incalza e Conte risponde in diretta streaming

Nella giornata odierna ha avuto luogo “Cibo a Regola d’Arte“, il food festival organizzato dal Corriere della Sera, rigorosamente in versione digitale. Ospite della ricorrenza annuale, Massimo Bottura, il quale è tornato a chiedere al Presidente del Consiglio un confronto diretto. Conte ha ripercorso tutti i punti toccati dallo chef, ribadendo sia le motivazioni che hanno portato alle restrizioni applicate che la vicinanza del Governo al settore della ristorazione. In primis, Giuseppe Conte ha sottolineato che tali restrizioni non hanno toccato solo il settore del F&B: “abbiamo definito dei protocolli e delle precauzioni per tutti, per ogni settore, non solo per la ristorazione, e tutti vi si sono dovuti adeguare. E nonostante ciò, la pandemia è arrivata“. In secondo luogo, la decontribuzione 2021: “stiamo valutando col Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono soldi importanti, lo Stato è un’azienda, riceve delle entrate attraverso cui alimentare le uscite. Abbiamo fatto uno scostamento di 100 miliardi per tenere in piedi il Paese, e i dati del terzo trimestre ci premiano. Differire tutti i flussi di cassa in entrata vuol dire togliere risorse alle misure di sostegno, ma stiamo facendo il possibile e continueremo a farlo” ha parlato il Premier esprimendo le perplessità. Come ultimo punto è stato toccata la questione dell’Iva, proponendo la riduzione dal 10% al 4%. “Sarò franco “- ha dichiarato Conte – “già nella precedente Legge di Bilancio avevamo pensato ad una rimodulazione, ma portarla al 4% costa miliardi, per cui è un intervento che vedo complicato. Posso dire che vedo una rimodulazione più complessiva nell’ambito di una riforma fiscale in futuro, ma ad oggi, non è possibile”.

“Porto l’urlo di centinaia di piccole realtà che raccontano l’identità culturale del nostro Paese”

Massimo Bottura si fa portavoce delle piccole e grandi realtà in difficoltà sul territorio italiano, sottolineando quale possa essere la situazione italiana. Le richieste della ristorazione partono dalla “liquidità, che va garantita in base al fatturato dell’anno prima, come succede in Germania e Francia. Noi non saremo rimborsati in base ai fatturati, come se la ristorazione fosse un qualcosa di astratto” ha affermato lo chef.

“Imponiamo sacrifici, ma mettendo subito sul tavolo indennizzi e ristori per creare una cintura di protezione statale”

Conte ha risposto a Bottura, elencando tutti i nuovi incentivi ed indennizzi che porterà la nuova fase di recupero. “Mi sono assicurato che la Ragioneria dello Stato lavori per trovare le risorse da mettere sul tavolo” ha dichiarato Conte. Poi ha continuato: “Oggi in campo le misure, andiamo in Consiglio dei Ministri con il DL Ristori Bis, e rendendoci conto della modestia dei primi contributi, li abbiamo raddoppiati: un ristorante che ha ottenuto 2.600 euro ne prenderà 5.200, e così via. È il modo più rapido per erogare le somme, calcolate sui fatturati 2019, affidandoci all’Agenzia delle Entrate, che tra due settimane le accrediterà direttamente sui conti correnti. È prevista poi la cancellazione della seconda rata Imu, la sospensione dei contributi previdenziali per i dipendenti, il credito d’imposta sugli affitti al 70% fino a fine anno e a partire da settembre. E ancora, i contribuenti Isa rinvieranno il secondo acconto Ires e Irap. La decontribuzione, invece, è un tema serio: abbiamo introdotto fiscalità di vantaggio al 30%, stabile anche per il nuovo anno, per tutti gli operatori del Sud fino a tutto il 2021. Nella legge di Bilancio, inoltre prevediamo decontribuzione al 100% per i neoassunti under 35”.

Chiara Bigiotti