Cittanovese in testa al girone I della Serie D (in coabitazione con Acireale, San Luca e FC Messina), guidata dalla panchina così in alto da mister Infantino. Ecco cosa ci ha raccontato il tecnico della formazione giallorossa…
Lavorare a testa bassa
A inizio stagione, per le prime posizioni del girone I, in diversi hanno spesso indicato l’Acireale e le due formazioni di Messina. Ora però, nel gruppo delle prime della classe, c’è anche la Cittanovese. Sul punto Pietro Infantino ci dice che: “Le squadre rimangono quelle. Aggiungerei il Licata. Sono formazioni che sono state costruite per vincere questo campionato. Noi siamo partiti con un gruppo di giocatori che conoscevamo sotto il punto di vista caratteriale e umano, e abbiamo costruito una squadra che si sta facendo rispettare. Però io dico sempre – aggiunge il tecnico – che i campionati si vincono a marzo o aprile. Noi siamo contenti di come stiamo andando. Abbiamo avuto una battuta d’arresto con il Biancavilla, che è un’altra squadra che farà un campionato importante, con giocatori di categoria. In questa serie basta poco: avere una Società solida, dei giocatori che credono nel tecnico, che creano un gruppo compatto e poi lavorare a testa bassa. Lo stanno dimostrando il Verona, l’Atalanta, il Sassuolo… Basta che ci sia un’unione d’intenti, che ci sia chiarezza. Credo si possano fare ottimi campionati e noi dobbiamo continuare su questo atteggiamento”.
Voglia di “disturbare”
In questo scorcio di campionato la Cittanovese di Infantino, si è messa in mostra in modo convincente e sugli obiettivi l’allenatore dei giallorossi ci svela che: “Il nostro obiettivo è di continuare ad essere protagonisti in questo campionato. Sappiamo che ci sono gli altri e che hanno strutture importanti. Noi abbiamo una Società nuova, che si è affacciata adesso a questi campionati. Ha voglia di crescere. Stanno creando strutture per la squadra, gli alloggi, strutture per gli allenamenti. Una Società che ha le idee ben chiare. Li ringrazio – dice Infantino – che abbiano pensato a me per avviare questo nuovo progetto, però c’è tanto da lavorare. Credo che le squadre nominate sono quelle che alla lunga lotteranno per il campionato e noi vogliamo essere i “disturbatori” del momento. All’inizio ci siamo detti che noi dobbiamo fare un campionato per giocarcela con tutti, poi se gli altri avranno la capacità di batterci o valori più alti, gli stringeremo le mani e gli faremo i complimenti. Però – aggiunge il tecnico della Cittanovese – noi ci giocheremo le nostre carte, fino all’ultima giornata”.
Il Covid e le risorse per le squadre di Serie D
Inevitabile parlare con un allenatore esperto e uomo di calcio vero com’è Pietro Infantino, della situazione Covid, che al pari degli altri campionati sta segnando con importanza anche quello di quarta serie. Il tecnico nato a Cammarata 54 anni fa, sulla questione dichiara: “Sicuramente la Serie D è un campionato che è difficile catalogare, perché noi siamo semi-professionisti, ma siamo dilettanti. In questa serie le persone si guadagnano la pagnotta, però i protocolli sono diversi dalla Serie C. Se non c’è chiarezza su questo, diventerà difficile continuare il campionato. Molte Società non hanno le risorse per mettere in sicurezza i propri giocatori o lo staff e su questo si deve fare un po’ di chiarezza. Sui tamponi, il sierologico… Occorrono risorse per mettere in sicurezza le squadre di Serie D, che poi, secondo me, sono squadre professionistiche. Si fanno sei o sette allenamenti alla settimana come i professionisti, ma non si hanno le tutele che vi sono in Serie C, B e A”.
I gol, il gioco ed il gruppo
La Cittanovese dopo 6 giornate di campionato, ha raccolto ben 13 punti (4 vittorie, 1 pareggio 1 sconfitta). La qualità dell’impianto di gioco della squadra guidata da Infantino è confermata sia dalla solidità della fase difensiva (5 i gol subiti), che dall’efficienza del reparto offensivo, che al momento nel girone I, si sta imponendo su tutte le altre formazioni per letalità (12 gol all’attivo).
Infantino, nello spiegarci qualcosa in più della sua squadra, dice che: “Abbiamo iniziato un percorso nuovo. Credo molto in questo sistema 3-4-2-1 che ti dà la possibilità di attaccare in avanti sempre con molti uomini. Ho giocatori che hanno sposato l’idea di difendersi attaccando. E’ vero che è un gioco dispendioso e infatti abbiamo pagato questo aspetto con qualche infortunio di giocatori che non sono arrivati al top della condizione. Giochiamo comunque sempre in avanti. Amiamo l’aggressività, cercando di recuperare la palla il più in alto possibile e questo ha consentito ai miei attaccanti, che hanno anche ottime qualità, di segnare di più. Su questo dobbiamo continuare a lavorare.
Questa sosta ci sta dando la possibilità di recuperare tanti giocatori che avevamo perso in queste partite. Dobbiamo continuare così – chiosa il tecnico della Cittanovese – senza esaltarci più del dovuto e senza demoralizzarci per il fatto di aver perso una partita domenica. Può succedere, nessuno è imbattibile. Noi dobbiamo continuare su questa striscia dell’equilibrio, dell’umiltà, di credere in ciò che si fa e soprattutto nel gruppo che i giocatori hanno formato, perché veramente stanno dimostrando di stare bene insieme e questo per me e per la Società, è importante”.
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