In occasione della release fisica di Cadence of Hyrule, abbiamo pensato di proporre la nostre recensione del particolarissimo ibrido Rhythm-Rogue like-RPG rilasciato su Nintendo Switch in digitale a giugno 2019. Un titolo sul quale abbiamo sudato le proverbiali sette camice, e anche qualche canottiera, maledicendo ogni decesso in game; ma che abbiamo anche apprezzato moltissimo. Ringraziando Nintendo per la copia fornitaci, indossiamo le cuffie ben salde sulla testa, e rigorosamente a ritmo di musica, vediamo insieme perché!
Cadence of Hyrule Recensione, Balla e non fermarti (o morirai!)
Per chi non fosse familiare con il titolo in questione, riassumo come funziona Cadence of Hyrule, il figlio legittimo di Crypt of the Necrodancer e The Legend of Zelda. A disposizione del giocatore è messo un personaggio di tre selezionabili, due dei quali sono il caro vecchio Link e la bella principessa Zelda. La basilare storia funge da pretesto per spingerci dapprima a sbloccare tutti i personaggi, per poi farci dirigere nei vari dungeon sotterranei a sconfiggere Boss sempre più forti. Ogni personaggio ha abilità uniche, da alternare ad attacchi semplici e utilizzo di oggetti vari che spawnano casualmente nel mondo di gioco. Un approccio classico fin qui, che però già da solo potrebbe motivare molti ad approcciarsi al gioco. Lo stile grafico retrò e pixelloso non è che un plus per i fan del caposaldo Nintendo con protagonista Link, che Cadence of Hyrule omaggia precisamente e con dedizione.
L’elemento di novità si introduce serpeggiando attraverso una componente imprescindibile di ogni buon titolo: la colonna sonora. Infatti, come nel succitato Indie Crypt of the Necrodancer, ogni movimento, attacco, schivata e via dicendo dei personaggi dovrà essere eseguito a ritmo di musica. Altrimenti, andrà a vuoto. Un indicatore nell’HUD aiuterà anche i meno ritmati a giostrarsi con il meccanismo, che funziona magnificamente e regala non poche soddisfazioni quando padroneggiato. Il problema, però, è proprio che per riuscire a comandare a dovere i personaggi è necessaria una buona dose di concentrazione e dedizione. Nonché pazienza e abnegazione al gioco, che non ingrana appieno subito, costringendoci ad almeno una/due ore (dipende da voi) di frustrazione.
Nota a margine: il gioco è così ben costruito anche solo come spin off di The Legend of Zelda che potrete disattivare in qualunque momento la funzione di movimento a ritmo, e provarlo come un qualunque action-roguelike/zelda like. La varietà di nemici e situazioni che incontriamo non vifaranno comunque rimpiangere i classici del passato. Certo, così la sfida va a risentirne, ma nemmeno eccessivamente. Cadence of Hyrule, infatti, è stato pensato per giocatori resilienti, in qualunque modo lo si voglia giocare.
Cadence of Hyrule Recensione, troppo difficile?
Non mi sento di dire che il gioco sia davvero troppo difficile. Non per tutti almeno. Da bravo gioco che omaggia e ricalca i “bei tempi andati”, Cadence of Hyrule non prepara per il giocatore una pappa di semolino digeribile dai primi istanti. Piuttosto, invece, lo acclimata immediatamente con il livello di sfida costante che sarà costretto ad affrontare nel corso dell’intera avventura; così da avvisarlo, nell’intenzione, e portarlo a diventare sempre più bravo errore dopo errore. Questa tipologia di incipit ex abrupto potrebbe non piacere a tutti, ma vi assicuro che funziona. Specialmente perché è impossibile non restare a bocca (e orecchie) spalancata ascoltando le magnifiche rivisitazioni dei temi classici di The Legend of Zelda; solo più schitarrosi e rockeggianti che mai.
Proprio la varietà e la qualità degli arrangiamenti di ogni bioma affrontato nel titolo, le signature song dei dungeon e dei Boss, sempre diverse e straordinarie, diventano il motore trainante che sorreggerebbe anche da solo tutto l’impianto ludico. Aggiungeteci, come premesso, che il level design e gli enigmi presentati sono impegnativi quanto basta per spronare a scervellarsi e risolverli, e che la durata complessiva dell’avventura ci è parsa tanto perfetta da stupirci (nè troppo lunga, nè troppo breve); capite bene che Cadence of Hyrule è un videogame immancabile nelle collezioni non solo degli amanti di The Legend of Zelda, ma anche in quelle dei fan della buona musica, degli appassionati di Rhythm game, dei masochisti in cerca di sfide alla loro altezza. Un pout pourry di player diversi che troveranno tutti singolarmente almeno una buona ragione per mettersi alla prova in Cadence of Hyrule.
In conclusione: Collezionisti assemble!
La versione digitale di Cadence of Hyrule è disponibile da tempo nello store Nintendo, e di sicuro moltissimi di voi hanno già sentito/provato/acquistato a suo tempo il gioco. Ora che è disponibile in versione fisica, però, mi sento di consigliare l’acquisto non solo ai collezionisti, che per forza di cose vorranno accaparrarsi la loro bella scatolina (bella davvero, dato che l’art direction di Crypt of the Necrodancer e i design di The Legend of Zelda sembrano nati per fondersi sulla copertina); ma anche a tutti coloro che non hanno mai giocato a Cadence of Hyrule. Il price point fisso a 40 Euro è alto, ma per delle buone ragioni. Tutti i DLC, le musiche da ascoltare a parte, e la nuova porzione di storia inedita sono inclusi fin da subito nella cassettina di gioco; nessun download è richiesto all’accensione.
Cadence of Hyrule è un gioco fra i più sperimentali, unici e strani (in senso buono) che abbia mai giocato nella mia carriera di gamer. Ovviamente, non tutti apprezzeranno la frustrazione che inevitabilmente la componente Rogue like reca con sè. La voglia di mollare tutto all’ennesima sconfitta è prepotente, lo so. Specie pensando che ogni volta gli oggetti a vostra disposizione raccolti con fatica, e soprattutto i quadri della mappa si resettano, e dobbiamo affrontare tutti i nemici da capo.
Ma se non vi arrenderete, scoprirete che le vostre mosse si fanno più precise, che la memoria muscolare interviene in vostro soccorso, e che fosse anche solo per ascoltare un brano in più della colonna sonora è valsa la pena avventurarsi nei meandri bui di quel dungeon ghiacciato. Cadence of Hyrule, in breve, è il bello che balla della Nintendo Switch. O meglio, il bello che vi fa ballare. Da oggi, anche in versione fisica.
CADENCE OF HYRULE RECENSIONE | VERSIONE TESTATA NINTENDO SWITCH
+ La colonna sonora da sola vale l’acquisto
+ Tutto il meglio di The Legend of Zelda, con in più meccaniche uniche da Rhythm Game
+ Longevo quanto basta
+ Edizione fisica completa subito di tutto il necessario, senza download di aggiornamenti o DLC a parte
+ Giocabile e divertente (forse un po’ caotico) anche in due sulla stessa console
– La curva di difficoltà parte subito molto alta
– La versione fisica ha un costo abbastanza alto, e non ha incentivi fisici pere prediligerla a quella digitale (solo il gioco e i DLC tutto incluso)