L’NFL, come ampiamente preventivato anche dagli stessi dirigenti, non è riuscita ad essere immune dal calo di ascolti, esattamente come accaduto anche per altre leghe e campionati.

Calo di ascolti rispetto alla scorsa stagione

Come riporta ESPN, però, il calo di ascolti registrato ha comunque superato le aspettative degli stessi analisti, i quali avevano preventivato delle perdite ben più consistenti per quanto riguarda il football americano.

La lega, sicuramente, non si aspettava di certo di essere immune dal calo di telespettatori, considerando anche le recenti elezioni presidenziali che hanno, di fatto, concentrato il pubblico verso altri tipi di trasmissioni.
Ad inizio stagione, però, si temeva molto di peggio, vista anche l’assenza di tifosi negli stadi a causa del coronavirus.

Fino ad ora, la media di telespettatori interessati a guardare i match di regular season in TV, e attraverso le piattaforme digitali, si attesta intorno ai 15,1 milioni, con una riduzione di circa il 6% rispetto ai dati registrati lo scorso anno.

Neal Pilson, ex presidente di CBS Sports, ha dichiarato:

“Considerando tutti i problemi che l’NFL ha dovuto affrontare quest’anno, direi che gli ascolti vanno anche piuttosto bene, se si considera anche tutto quello che è successo”.

Inoltre, Marc Ganis, consulente sportivo, ha dichiarato che anche la decisione della lega di non far giocare delle partite di preseason abbia influito sul calo di ascolti.

Particolare importanza riveste anche la situazione legata alla diffusione del virus all’interno delle strutture di allenamento. Vi è la possibilità, infatti, che nell’immediato futuro anche qualche altro giocatore risulti positivo al coronavirus e quindi sia impossibilitato a disputare le restanti partite della stagione, con conseguente probabile calo dell’interesse da parte di molti spettatori.

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Antonio Campana