Dopo numerose riprogrammazioni, è fissata per la primavera del 2021 l’uscita del nuovo capitolo della saga di 007: “No Time To Die”. L’attesa per il film è enorme per vari motivi, uno fra tanti l’ultima volta di Daniel Craig nei panni di James Bond. Inoltre secondo indiscrezioni trapelate già ad Aprile del 2019, una donna nera potrebbe prendere il posto del maschio bianco. Un cambio decisivo per l’assegnazione alla licenza di uccidere a cui siamo abituat*.
Lashana Lynch, attrice, cantante e drammaturga londinese di origini giamaicane ha confermato in un’intervista a Harper’s Bazaar che sarà lei ad ereditare il codice 007. Questo non significa, però, che sarà lei a coprire il ruolo da protagonista nella saga da ora in poi. Lo conferma la produttrice del film, Barbara Broccoli, secondo la quale il protagonista potrebbe cambiare colore della pelle ma non genere.
Non sappiamo da chi raccoglierà il testimone di Daniel Craig. Che l’assegnazione di un ruolo così importante in un una saga dominata da uomini possa essere vista come un tentativo di pinkwashing? Questa è un’ipotesi su cui non esprimeremo la nostra opinione, riponendo la nostra fiducia in una delle sceneggiatrici (ndr Phoebe Waller-Bridge).
Crediamo che i simboli cinematografici del passato (come il celeberrimo James Bond di Sean Connery) continueranno ad esistere. Perciò la realizzazione di un esperimento “al femminile” non può ledere la loro importanza. Oltretutto, prima di esser certi dell’ennesimo tentativo di pinkwashing bisognerà vedere la pellicola.
Ma ciò che preoccupa è la reazione del pubblico.
Lashana Lynch costretta a sparire dai social
Per quanto la notizia che Lashana Lynch possa prendere il posto di Daniel Craig sia risultata falsa, innumerevoli sono stati gli insulti misogini e razzisti a lei diretti dagli utenti del Web. Pesanti al punto che l’attrice ha deciso di prendersi una pausa dai social.
Lashana Lynch non è stata riempita di insulti a causa delle sue doti attoriali, il film, infatti, non è neppure ancora nella sale. L’attrice è stata insultata perché nera e perché donna, come se queste sue caratteristiche potessero in qualche modo far mancare di credibilità la figura di 007. Insomma, come se per distruggere anni e anni di successo bastasse rendere 007 donna, e pure nera.
La stessa cosa era successa con il remake al femminile di Ghostbusters, nel 2016. Dopo il successo del film dell’84, il remake del 2016 aveva come protagoniste quattro donne invece che quattro uomini. Questo cambiamento aveva dato il via ad una vera e propria campagna d’odio sui social, come se le figure femminili non fossero degne di esistere in film così importanti.
Lashana, nonostante l’ondata d’odio ricevuta si è detta per nulla demoralizzata.
“Sono una donna nera, se al posto mio fosse stata scelta un’altra donna nera avrebbe avuto gli stessi attacchi – ha dichiarato- Devo solo ricordarmi che si è aperta una conversazione e che io sono parte di qualcosa che sarà rivoluzionario“.
All’attrice va tutta la nostra solidarietà e l’augurio che la sua performance funga da schiaffo morale a chiunque abbia messo in dubbio che quello di 007 sia solo uno tra gli infiniti posti che può occupare nel mondo.
Articolo di: Serena Colucci
Edit: Maria Paola Pizzonia (Rae Mary)
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