Georges Pierre Seurat nasce il 2 dicembre del 1859 a Parigi, e i suoi studi sul colore lo porteranno a teorizzare la tecnica del puntinismo. Infatti si appassionerà precocemente agli studi teorici sui colori e sulla influenza determinata dall’accostamento di colori. Questo lo porterà ad approfondire i rapporti tra tonalità primarie e tonalità complementari.

Georges Seurat

Nel 1878 Seurat si iscrive alla Scuola delle Belle Arti, dove segue i corsi di Henri Lehmann e scopre la ‘Legge del contrasto simultaneo dei colori’. Il testo del chimico Chevreul gli apre il mondo dello studio dei colori.  Secondo Chevreul, infatti, la posa di un colore non colora solo la parte di tela su cui si posa, ma anche la parte circostante con il suo colore complementare. In quei decenni successivi all’impressionismo l’artista segnerà le teorie di quello che verrà denominato Neoimpressionismo.

Il puntinismo

In particolare Seurat vuole codificare un’arte con una vera base scientifica. Per questo motivo sarà uno dei teorici del movimento neoimpressionista del 1880 e della tecnica del puntinismo. Con le sue teorie superarà lo stile dell’impressione imponendo uno stile pittorico cerebrale e analitico.

Alcuni dicono che vedono la poesia nei miei quadri. Io vi vedo solo la scienza.

La sua è una pittura che, pur mantenendosi nell’impressionismo, viene resa con volumetria e solennità classiche.  Seurat teorizza che l’artista debba usare il colore per comunicare armonia ed emozione, comportandosi come un compositore che usa variazioni di suoni e di tempi per creare armonia nella musica. La sua tecnica sarà quella di dipingere usando piccoli punti di colore differenti senza mescolare la pittura. L’occhio dell’osservatore allontanandosi dal quadro, vede i punti confondersi magicamente con il colore desiderato. E’ l’occhio di chi guarda ad unire i puntini.

Seurat fa del colore e della luce i protagonisti dominatori delle sue tele. I suoi studi cromatici lo portano a capire che ogni colore s’intensifica se viene avvicinato al suo complementare e si annulla quando viene mescolato con esso. Georges Seurat inaugura così il movimento artistico del puntinismo, detto anche cromo-luminarismo o divisionismo.

La filosofia del colore

I suoi studi sul colore renderanno chiaro che la percezione del colore coinvolge  in modo importante il cervello e la sfera psichica. E che inoltre il colore percepito dipende dall’occhio di chi guarda e non è una caratteristica dell’oggetto. Gli studi sul colore e sulla luce porteranno a scoprire molte altre proprietà dei colori. Il nostro mondo è a colori  ma il colore non è una proprietà dell’oggetto. Ed inoltre che il colore dipende dalla struttura della sorgente di luce e dalla struttura e composizione della superficie dell’oggetto. Nell’occhio inizia il processo fisico-chimico della percezione del colore il cui direttore d’orchestra è il cervello, quindi il colore dipenderà anche dal sistema di visione dell’occhio dell’osservatore. Ma soprattutto che il colore è figlio della luce.