La rubrica “Esseri Unici” oggi è dedicata a Eero Saarinen. Nato a Kirkkonummi (Finlandia) il 20 agosto 1910. E’ stato un Architetto e un Art Designer. Studiò a Parigi alla Académie de la Grande Chaumiére. Nel 1923 si trasferì negli Usa e si diplomò a Yale nel 1934. Nel giro di poco tempo divenne partner di lavoro di suo padre, il noto designer Eliel Saarinen, figura emblematica nell’espressione Nordica del movimento europeo Art Nouveau, affermando la propria personalità.

Eero Saarinen inizialmente concentrò la propria attenzione sulla scultura, la sua forma di espressione artistica preferita. Decise di frequentare una scuola d’arte con l’intenzione di diventare un architetto. Una gran parte del suo lavoro infatti mostra profonde relazioni con la scultura. Sviluppò con successo un ampio assortimento di creazioni di tramite la sperimentazione con colore, forma e una lista infinita di materiali.

Immagine di Eero Saarinen   photo credit:living.corriere.it
Immagine di Eero Saarinen photo credit:living.corriere.it

Scultura e architettura nelle opere di Eero Saarinen

Eero Saarinen è stato un fautore dell’innovazione nella creazione di strutture con un approccio pragmatico alla funzionalità della natura stessa dei prodotti. Particolare fu l’attenzione che dedicò anche ai requisiti per la produzione. Col tempo creò un linguaggio tutto suo, nel quale sintetizzava elementi diversi tra loro. Con grande capacità armonica in ogni sua opera riuscì infatti a fondere la scultura, il design, l’architettura, il presente ed il futuro.

Di volta in volta interpretò le sue opere in chiave assolutamente unica, intuitiva e personale. Uno dei suoi lavori più impegnativi in campo architettonico è stato il centro tecnico della General Motors a Warren, nel Michigan completato nel 1955. Allo stesso anno risalgono i lavori alla cappella e il Kresge Auditorium al Massachusetts Institute of Technology. Oltre ad essere stato un grande architetto Saarinen è stato un grande designer. Moltissimi sono i prodotti da lui disegnati ancora oggi attuali ed apprezzati in tutto il mondo.

Immagine della sedia "Organic Chair" di Eero Saarinen  photo credit: dorotheum.com
Immagine della sedia “Organic Chair” di Eero Saarinen photo credit: dorotheum.com

Il MoMa

Nel 1940 disegnò insieme a Charles Eames, una sedia che vinse il primo premio del concorso indetto dal MoMa di New York. Chiamata “Organic Chair“, è un modello dalla forma scultorea ed innovativa per quel periodo, sia da un punto di vista estetico che per le tecniche di lavorazione che richiedeva la sua produzione. Tanto innovativa che venne messa in produzione solo 10 anni. Una svolta nella carriera di Saarinen fu l’incontro con Florence Knoll durante gli anni della Cranbrook School, con la quale più tardi disegnò alcuni dei pezzi d’autore che hanno fatto la storia dell’azienda Knoll. Tra questi la poltroncina e il pouf “Grasshopper” nel 1946, la sedia e il pouf “Womb” nel 1948. La creazione del divano “Womb” risale invece al 1950.

Un’opera di grande importanza in termini di evoluzione artistica di Saarinen è stato lo Yale Hockey Rink a New Haven, terminato nel 1958. Un’immensa struttura di cemento armato, espressivo non solo nella forma ma anche nell’ideazione e gestione dello spazio interno. Lo stesso concetto Saarinen lo riportò nella progettazione dell’ aeroporto Dulles a Washington. Il suo capolavoro però è senza dubbi il terminal della TWA nell’Aeroporto internazionale John F. Kennedy a New York (terminato postumo nel 1962). Un leggerissimo fascio d’ali posato a terra, nel quale lo spazio interno è plasmato e modellato in ogni particolare.

di Loretta Meloni

Facebook

Instagram

Twitter